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Decreto Rilancio
Accolto l'ordine del giorno di Pettazzi per il sostegno al settore orafo
«Soddisfatto, ma la riformulazione ne indebolisce l'efficacia»

È stato accolto con riformulazione, nella seduta della Camera di ieri, giovedì, l’odg presentato dal deputato monferrino Lino Pettazzi (Lega) a sostegno del comparto orafo dopo quello già presentato al “Decreto Liquidità”.
«Il settore orafo-argentiero-gioielliero - si legge nell’odg del deputato e sindaco di Fubine - nel primo trimestre ha realizzato un fatturato che è risultato inferiore del 42,6% a quello del corrispondente periodo del 2019. Si calcola un decremento medio degli ordinativi pari al -43,2% sempre rispetto al medesimo periodo del 2019. L’80% delle aziende orafe a campione prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali, coinvolgendo nell’88% dei casi oltre l’80% dei lavoratori, e la percentuale di dipendenti che potrebbe usufruire di ammortizzatori sociali è pari al 90,1% della forza lavoro totale delle aziende».
Per il settore orafo, secondo Pettazzi, il calo della domanda ha radici pregresse: «Gli effetti del Coronavirus sono iniziati molto prima, con il prezzo del metallo alle stelle che ha fortemente penalizzato l’intero distretto manifatturiero»: per il parlamentare monferrino, dunque, «sarebbe utile prevedere, nell’immediato, lo scorporo della materia prima oro dalla determinazione del fatturato di riferimento per l’accesso ai benefici previsti per le imprese con fatturato inferiore ai 5 milioni di euro e, nel futuro prossimo, il recepimento della “Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi”, meglio conosciuta come “Convenzione di Vienna”, che consentirebbe una maggiore tutela dell’artigianato made in Italy». A fronte, dunque, di non felici risultati del comparto del prezioso, «gli addetti ai lavori hanno indicato tra gliinterventi prioritari da adottare l’offerta di risorse a fondo perduto in favore dell’intera filiera orafa-argentiera-gioielliera, per dare ossigeno anche al mercato domestico e per riorganizzazione il polo produttivo della gioielleria di alto livello qualitativo».
La richiesta sulla quale il Governo si impegna a “valutarne l’opportunità”, oltre a misure che supportino la ripresa del settore orafo-argentiero-gioielliero con risorse a fondo perduto ed eventuali incentivi di natura fiscale, vi è anche «l’attivazione di un tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico per definire un vero piano di rilancio del settore orafo».
A margine dell’approvazione, da noi raggiunto alla Camera dei Deputati, l’onorevole fubinese si dice contento, ma rimane realista: «Sicuramente sono soddisfatto per l’accoglimento del mio odg - dice Pettazzi - ma non posso esimermi dall’evidenziare come la riformulazione, di fatto, finisca per modificarne il senso indebolendo l’efficacia che il testo avrebbe potuto assumere. Rimane, di certo, un punto fermo: ovvero l’importanza del fatto che venga tenuta alta l’attenzione su un comparto strategico per il futuro del nostro territorio, in particolare sulla città di Valenza, quale è quello orafo e gioielliero».
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