Articolo »

• Attualità
• 24 settembre 2022
• Casale Monferrato

Domenica 25 settembre, dalle ore 7 alle 23, si voterà per eleggere il nuovo parlamento che, a seguito della riduzione del numero dei rappresentanti a Roma, sarà composto da 400 deputati (8 dei quali nella circoscrizione Estero) e 200 senatori (di cui 4 all’estero). Il complesso meccanismo elettorale è regolato dal cosiddetto “Rosatellum”, un sistema per cui un terzo dei seggi di Camera e Senato viene assegnato con un sistema maggioritario e gli altri due terzi con un sistema proporzionale di listini “bloccati”. 

Gli elettori avranno di fronte due schede: rosa per la Camera e gialla per il Senato. In ognuna sono riprodotti i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, al di sotto, il simbolo della lista collegata con a fianco i nomi dei candidati del listino plurinominale nell’ordine di presentazione. I contrassegni delle liste in coalizione, con a fianco i candidati di ciascun listino, campeggiano su righe orizzontali ripartite in due rettangoli sotto il nome del candidato del collegio uninominale al quale sono collegate.

L’elettore deve esprimere il voto tracciando un unico segno sul simbolo del partito prescelto: tale voto si estende automaticamente anche al candidato del collegio uninominale collegato. Non sono previste le preferenze. Qualora l’elettore tracci due segni, uno sul nome dell’uninominale e uno sul simbolo del partito, il voto resta valido; qualora venga tracciato un segno solamente sul nome del candidato all’uninominale, il voto è valido anche ai fini dell’elezione del collegio plurinominale e, nel caso di liste in coalizione, tali voti saranno ripartiti tra le liste della stessa in proporzione ai voti ottenuti nei collegi uninominali. Non è possibile il voto disgiunto, ovvero un segno su un candidato all’uninominale e uno su una lista a lui non collegata: in tal caso la scheda sarà considerata nulla.