Sotto il sedile due chili di hashish: in tre condannati a dodici anni
di b.c.
Quattro anni di reclusione e 16mila euro di multa. È la pena inflitta con rito abbreviato a Salvatore Bonfiglio, 40 anni, a suo fratello Massimiliano, 35 anni, entrambi residenti in via Donizetti, e a Paolo Solamo, 44 anni, via Cabiati, accusati di detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti.
I tre erano stati arrestati nel gennaio scorso dai Carabinieri mentre tornavano da Torino dove si erano recati a rifornirsi di droga.
I militari del nucleo operativo li stavano pedinando da una quindicina di giorni, seguendone attentamente le mosse e ogni spostamento. Poi la sera del 22 gennaio avevano fatto scattare il blitz.
Erano quasi le 19 quando i tre stavano rientrando a Casale a bordo di una Fiat Punto: il loro viaggio si era concluso all’ingresso della città, appena imboccata via Adam, nel quartiere di Oltreponte.
La loro utilitaria veniva bloccata e perquisita. Sotto il sedile del passeggero c’erano due zainetti contenenti complessivamente venti panetti di hashish, del peso di un etto ciascuno, per complessivi due chili di droga.
Per i fratelli Bonfiglio e per Paolo Solamo era scattato l’arresto in flagranza di reato. Immessa sul mercato, la droga avrebbe potuto fruttare 15mila euro. Dopo l’arresto i tre erano stati trasferiti nel carcere di Vercelli dove sono tutt’ora rinchiusi.
Mercoledì i tre - assistiti dagli avvocati Fabrizio Amatelli e Andrea Gabba - sono comparsi davanti al gip Enrica Bertolotto e al p.m. Valeria Fazio. La scelta del rito abbreviato ha permesso ai tre di usufruire di uno sconto di un terzo della pena per una condanna finale di quattro anni di reclusione.