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La decisione è presa

Per il secondo anno consecutivo il Palio di Asti non si correrà

Il sindaco di Moncalvo: «Scelta coerente con l'incertezza attuale»

Moncalvo: l'ultimo Palio si era svolto nel 2019

Anche quest’anno non si correrà il Palio di Asti. A comunicarlo ufficialmente, con una lettera scritta a mano e inviata a tutti i Rettori dei borghi e dei comuni, è stato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero. Sabato 31 luglio è giunta così la decisione che in molti si aspettavano, ma che speravano non arrivasse: l’annullamento di quella che è la più celebre manifestazione astigiana, il Palio. Nonostante le prime prove e le prime monte da parte dei fantini avvenute una settimana fa nello stadio cittadino, tanta era l’incertezza da parte di tutto il mondo del Palio sulla gara. Si farà? Come si riuscirà a far rispettare le norme anticovid? Quanti saranno gli spettatori? Rasero dopo aver incontrato i Rettori, essersi confrontato con la Giunta, la Prefettura e tutto il mondo che ruota intorno al Palio, ha preferito non rischiare e annullare la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere il prossimo 5 settembre. Troppe le incertezze e le difficoltà causate dalla variante Delta che fa impennare i casi di positività.

«La scelta del sindaco di Asti mi sembra coerente con la situazione di incertezza che stiamo vivendo – commenta il sindaco di Moncalvo Christian Orecchia - . Non poteva dare certezze e adesso avrebbe dovuto iniziare, ad esempio, a dare conferme importanti ai fornitori e a chi lavora per il Palio, rischiando, con l’aumento dei contagi, di vedersi annullare all’ultimo la manifestazione e esponendo il Comune a ulteriori spese. Senza contare i costi elevati e la certezza di introiti molto più bassi del solito». Nella lettera Rasero spiega i motivi che l’hanno portato alla decisione: «Le troppe incertezze dovute all’evoluzione del quadro epidemiologico che impedisce di sapere oggi quello che ci troveremo ad affrontare fra cinque settimane ed i forti dubbi sulla buona riuscita della Nostra Festa, privata di numerosi suoi aspetti ed elementi irrinunciabili hanno fatto maturare in me la convinzione che sia giusto andare in questa direzione».

Una decisione molto sofferta, prosegue Rasero: “non presa, con sufficienza e pochi approfondimenti, da molto tempo fingendo poi con Voi il contrario visto che solo martedì confermavo alla Rai la data per la diretta e giovedì chiedevo ancora agli uffici, che sono sempre stati disponibile ed efficienti, ulteriori planimetrie del catino».

Moncalvo aveva presentato il proprio fantino la settimana scorsa, durante le prove allo stadio Asti. Si tratta di Massimo Columbu detto “Veleno II”, nato ad Ollolai (Nuoro) nel 1974, che aveva già vestito i colori biancorossi 17 anni fa. Columbu ha corso in carriera sette Palii a Siena e ben sedici ad Asti, raggiungendo la finale in cinque circostanze.

A commentare la decisione di annullare l’edizione 2021 del Palio di Asti, è anche Diego Musumeci, anima del Comitato Palio di Moncalvo guidato dal Rettore Filippo Raimondo: «Nella sua storia secolare il Palio di Asti ha dovuto e ha saputo fermarsi diverse volte, non solo a causa delle guerre. Ad esempio durante l’infuriare della peste il Palio detta “di Savoia” non fu disputato negli anni 1598 e 1599. Un Palio forte e sicuro di sé non ha paura di fermarsi davanti alle emergenze, un Palio debole invece lo teme. Questa è la prova del nove per mettere in luce la solidità e il radicamento della Festa e le sue possibilità per il futuro. Noi sapremo aspettare per tornare più forti di prima quando ci diranno che sarà possibile farlo in tutta sicurezza. Il dispiacere è tanto per il secondo anno consecutivo di sospensione ma faremo di necessità virtù. L’attesa non ci distruggerà ma ci fortificherà». 


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Monica Triglia

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