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In occasione del Natale

Le iniziative della Caritas per i più bisognosi

Tre proposte: «Piccoli segni rendono bella e grande la vita, in ogni tempo»

La Caritas Diocesana non potendo fare il pranzo di Natale, che l’anno scorso ha coinvolto 300 persone, ha pensato ad alcune proposte che vanno incontro alle necessità dei più bisognosi.

Spiega il direttore don Marco Calvo «Penso che l’arte di vivere sia l’arte di amare. Non contano le condizioni esterne, che tu sia povero o ricco, impegnatissimo o con tanto tempo libero, timido o espansivo. Amare non è un’attività ed è più di uno stile di vita gentile. È credere che c’è qualcosa di più grande di cui ha bisogno l’uomo e che lo umanizza, lo rende vivo e con un posto nel mondo. E’ l’amore che ci fa crescere ed è la forza che purifica le nostre vite dalle brutture che si attaccano addosso, spesso senza vedercele. L’amore disinteressato rende vivi tutti, anche quando non è riconosciuto da tutti. Penso che l’immagine di Papa Francesco “siamo tutti sulla stessa barca” debba spingerci a sentire che amare è la missione della vita di ognuno, la forma più alta per curare il mondo, il nostro mondo di relazioni, la nostra città, il mondo intero. Tanti germogli di bene nuovo sono sbocciati in questi mesi, di altri ancora c’è bisogno».

Ecco allora il Natale: «Una data-segno, che spinge a rivelare cosa c’è dentro di me e a far fiorire la parte migliore. Credo che ognuno sia chiamato a fare un salto di dono in questo tempo, come sentire che è un tempo che davvero ci chiede di essere migliori. Le forme del dono sono infinite, ognuno, assetato di bene, può trovarle o inventarle. Come Caritas sentiamo una fedeltà a tante persone che vivono una certa forma di tristezza per varie condizioni di fragilità della loro vita. Quest’anno abbiamo pensato a tre proposte che per realizzarsi hanno bisogno del contributo di tanti».

La prima è un “Invito a pranzo”: «Il giorno di Natale chi desidera cucinare anche per una persona bisognosa può preparare il pasto e consegnarlo direttamente a indirizzi segnalati da Caritas in coordinamento con le parrocchie».

La seconda è il “Il pranzo sospeso”: «La possibilità di fare un regalo di Natale con una carta-regalo che paga un pranzo a una persona bisognosa preparato da un ristorante convenzionato e poi consegnato da volontari il giorno stesso di Natale».

La terza è una “Consegna regali”: «In questo tempo “triste” si vorrebbe dare un segno straordinario di vicinanza alle persone aiutate nell’anno nella nostra diocesi con un pacco regalo contenente piccole cose utili e festose. Una parte dei regali sarà anche per i carcerati di Alessandria e Vercelli. Il confezionamento avverrà in una giornata di servizio aperta a tutti nel Salone Tartara il 12 dicembre, dalle 9 alle 19. La consegna regali sarà il 24, coordinando la disponibilità di chiunque voglia aiutare e vivere una vigilia diversa. Piccoli segni che rendono grande e bella la vita, in ogni tempo».


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Marco Imarisio

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