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  • 02 maggio 2008
  • Casale Monferrato

Primo maggio: sicurezza, bassi salari, precarietà

Sicurezza, bassi salari, precarietà. Sono i temi forti che hanno infervorato gli interventi delle autorità e dei rappresentanti dei lavoratori saliti sul palco di piazza Mazzini per la manifestazione provinciale del 1° maggio, indetta da CGIL, CISL e UIL. Quest’anno, non a caso, è stata Casale a ospitare la celebrazione, quale città simbolo della lotta contro le malattie e gli infortuni sul lavoro, avendo pagato un tributo altissimo per le tristemente note vicende legate all’amianto dell’Eternit. Di fronte al parterre dei lavoratori con le bandiere dei sindacati e del numeroso pubblico, dopo l’introduzione festosa della banda musicale, sono partiti gli strali in difesa dei diritti dei lavoratori e l'appello al Governo che si insidierà a breve, affinché possa migliorare la condizione del lavoro in Italia. Il sindaco Paolo Mascarino e il presidente della Provincia Paolo Filippi hanno incentrato l’attenzione sulle vittime del lavoro e in particolare su chi è stato colpito dal mesotelioma: «Faremo di tutto perché il nuovo Governo riconosca un risarcimento ai parenti delle vittime», ha garantito Mascarino, mentre Filippi ha ricordato l’importanza della lotta alla precarietà per «cercare di dare certezza di un futuro ai giovani. La diminuzione della precarietà serve anche a dare slancio a economia, reddito e consumi». Drammatici i dati forniti da Romana Blasotti Pavesi presidente della «Associazione Familiari Vittime Amianto»: «Novecento ex lavoratori e cinquecento cittadini sono morti, a Casale, perché affetti da mesotelioma. Il posto di lavoro non deve e non può essere fonte di dolore e morte. Voglio lanciare un appello ai giovani, perché si impegnino in futuro nella ricerca contro il mesotelioma. Ho grande fiducia nelle loro capacità». Il delegato sindacale Gianluca Armano ha auspicato un’intensificazione delle battaglie sindacali, rivolte soprattutto a quelle imprese che «tendono a considerare gli incidenti lavorativi un fattore fisiologico». A Rosario Strazzullo, per CGIL, CISL e UIL, è spettata la conclusione con un'avvinta e accesa orazione ufficiale. «Il 1° maggio - ha affermato - è un’occasione per rinnovare l’impegno delle organizzazioni sindacali. Per tutelare i diritti dei lavoratori le buone leggi da sole non bastano, è necessaria la capacità di portare avanti contemporaneamente e sullo stesso piano la lotta per la sicurezza e alla disoccupazione. CGIL, CISL e UIL faranno della sicurezza un tema fondamentale da sottoporre all’attenzione del nuovo Governo. I nostri obbiettivi sono per migliorare gli accordi, garantire al lavoratore un salario rapportato alla reale inflazione e portare le contrattazioni su tutto il territorio. Tutto ciò serve a dare un futuro al Paese e speranza a lavoratori e cittadini».

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Lorena Balbo

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