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Sicurezza idrogeologica

Il Calca sollecita un incontro con l'Aipo

La lettera del Comitato all'Agenzia Interregionale Per Il Fiume Po

Il Calca, Comitato Alluvionati del Casalese ha scritto una lettera all’Aipo per conoscere la situazione sui lavori di sovralzo arginale sul tratto Casale - Morano: «Chiediamo un incontro urgente viste soprattutto le problematiche emerse neanche due mesi fa con l’evacuazione della frazione Terranova e la “quasi – evacuazione” anche per la frazione Casale Popolo ed il quartiere Oltreponte. Questo incontro è da tenersi a breve presso il vostro ufficio di Casale o presso il Comune di Casale Monferrato (il sindaco Capra è informato per questa nostra richiesta)». 

In sostanza il Calca vuole sottoporre “di persona” ad Aipo una serie di questioni: «I 2,7 milioni di euro indicati in tabella sono attualmente ed effettivamente disponibili per iniziare almeno il primo tratto dell’opera? Quando verrà appaltato ed affidato questo lavoro del primo lotto? Chiediamo conferma scritta sulla somma totale dei lavori previsti per la messa in sicurezza del tratto Casale - Morano , è effettivamente pari a 7 milioni di euro come avete dichiarato? Se come auspichiamo questo lavoro inizierà in tempi brevi chiediamo ad Aipo di poter visionare il progetto esecutivo e definitivo di tutto il lavoro di rialzo arginale nel tratto Casale - Morano e che lo stesso progetto sia consegnato al Comune di Casale Monferrato. Se fossero oggi tutti disponibili i 7 milioni di euro previsti per il completamento dell’opera entro quanto tempo tutta l’opera sarebbe terminata?».

Nei lavori previsti a completamento della Fase 1 «non era previsto questo rialzo arginale tra Casale e Morano ma era prevista la riduzione della quota di sommità del rilevato trasversale in prossimità della traversa/diga Lanza perché questo rilevato genera un incremento dei livelli idrici a monte della stessa traversa ed un conseguente peggioramento del grado di sicurezza dell’arginatura circostante (argine Morano - Casale)». 

In occasione dell’incontro del 15 gennaio «abbiamo evidenziato anche con una foto satellitare ad Aipo e AdBPo e a tutti i presenti all’iniziativa che sulla briglia è nata una vera e propria boscaglia con piante ed alberi alti più di 12 metri e con fusti di alcune decine di centimetri , tutta questa fitta vegetazione crea ovviamente ulteriore ostacolo e rigurgito delle acque aumentando il rischio e pericolo per l’argine Morano - Casale. Cosa si aspetta ancora? Non sono stati sufficienti 15 anni per iniziare e completare questa opera?».

Per il Calca «resta poi aperta ancora la questione sulle differenze in altezza (oltre a un metro su diversi tratti) tra gli argini del fiume Sesia che sono più bassi nel lato piemontese rispetto a quello lombardo e su cui sia il Comune di Casale Monferrato che il nostro Comitato ma soprattutto la popolazione di Terranova e Motta de Conti aspettano ancora una risposta sulle motivazioni di queste differenze arginali». 

«Tra quattro mesi ricorrerà il 25ennale dall’alluvione 2000 e la popolazione casalese non vorrebbe trovarsi in nuove emergenze alluvionali pertanto riteniamo indispensabile, utile e necessaria la disponibilità di Aipo in tempi brevi per chiarire di persona tutte le questioni rimaste in sospeso per la messa in sicurezza idrogeologica del nostro territorio».


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Armano Gozzano

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