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A Piancerreto di Cerrina Monferrato

Armand Gatti, l'omaggio nel centenario della nascita

Un percorso commemorativo lo scorso 17 agosto nella Casa del Poeta

Stéphane Gatti, figlio dell'artista

La frazione Piancerreto di Cerrina Monferrato sabato scorso, 17 agostoo, è stata ‘tappa’ di un percorso commemorativo (l’unica in Italia) a respiro europeo per ricordare i 100 anni della nascita di Armand Gatti giornalista, drammaturgo, scenografo e regista francese di origine italiana, nato a Monaco e scomparso prematuramente il 6 aprile di sette anni fa.

In quella che è ormai chiamata la ‘Casa del Poeta’ a cura di Maria Teresa Aristei e di Stèphane Gatti, figlio dell’artista, è stata inaugurata la mosta ‘Il cane del poeta’ che rimarrà aperta sino al 31 dicembre prossimo, Infatti se fino al 1973 Gatti aveva convissuto soltanto con dei gatti da quell’anno tornarono nella sua vita ed ebbero un posto importante, in particolare dall’incontro tra Titus un cagnolino nero e l’artista. Titus, detto Tonton, prese anche posto nelal sua scrittura.

E non è casuale che Piancerreto gli abbia dedicato questo momento perché qui, nella casa dove viene ospitata la mostra, Gatti veniva quando doveva raccogliere le idee e procedere alle sue creazioni letterarie ed artistiche. Quella che è diventata la ‘Casa dello scrittore’ era il luogo dove la madre Letizia, che era originaria della zona, era venuta a vivere con Attilio Caviglia, prima suo compagno di vita poi secondo marito.

“Mia nonna quando arrivo qui c’era solo acqua del pozzo, Attilio faceva il vino, c’erano due vacche e conigli. Mio padre venne nel 1960, rimase 15 giorni e scrisse un testo di grande successo che venne rappresentato anche al Piccolo Teatro di Milano’ spiega Stèphane Gatti, anche lui regista e figlio d’arte, oltre che custode alla memoria paterna. Con il passare del tempo Armand Gatti portò a Piancerreto anche un enorme volume di libri di vario genere ed in diverse lingue che costituiscono una biblioteca di 25mila volumi, specchio della dimensioni culturale internazionale di Gatti.

Del resto lo stesso percorso celebrativo del centenario della sua nascita, oltre all’unico appuntamento italiano in Valcerrina, il cui inizio è stato concomitante con la festa patronale di San Rocco, tocca  la Francia, naturalmente, ma anche la Germania dove Gatti visse e lavorò per diversi anni a Berlino e il Belgio. E sarebbe auspicabile che la casa dello scrittore diventi un luogo di cultura permanente. 


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Bruna Curato

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