Articolo »

Videosorveglianza

Telecamere fuori servizio: a Moncalvo il caso sollevato dalla minoranza

Dopo la recente rapina la richiesta di spiegazioni all'amministrazione

La zona di Moncalvo in cui c'è stata la rapina

Proseguono le indagini alla rapina avvenuta lunedì 10 gennaio in una villa privata di Moncalvo, ma alcune telecamere della videosorveglianza comunale da qualche mese non funzionano. Perché? A porre la domanda è la minoranza in consiglio comunale.

“Negli ultimi anni, a partire dalla precedente amministrazione, si è giustamente investito in un sistema di videosorveglianza per aiutare le forze dell'ordine nel loro lavoro e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Ma dalle informazioni in nostro possesso, siamo venuti a scoprire che parte del sistema di videosorveglianza non funziona lasciando in attività solo le telecamere che sono dotate di scheda sim. Tutte le telecamere che sono collegate al NVR (Network Video Recorder) che registra direttamente tramite rete i video già codificati dalle telecamere, non possono registrare le immagini e quindi, in caso di necessità, queste non possono essere recuperate per aiutare nelle indagini le forze dell’ordine”, spiegano i consiglieri.

Immagini riguardanti ad esempio il furto di dicembre scorso che “si è consumato proprio di fronte a una di queste telecamere che avrebbe potuto svelare dettagli utili per trovare chi ha commesso l’atto delinquenziale. Oltre al danno anche la beffa”, proseguono dalla minoranza che attacca: “siamo sgomenti da una simile situazione. L’amministrazione Orecchia ha investito decine di migliaia di euro in un sistema di videosorveglianza sul territorio comunale che funziona solo parzialmente. Avevamo chiesto che, parallelamente, fosse dato appalto per garantire la certezza di una corretta manutenzione e quindi il giusto funzionamento dell’intero sistema. Dov’è? Ancora più preoccupante è il fatto che l’amministrazione sapeva del malfunzionamento delle telecamere e non abbia fatto nulla per risolverlo. E questo, purtroppo, non è un frutto di una casualità recentemente successa ma bensì si tratta di una situazione che ormai si protrae da mesi almeno sin da quando sono state sostituite le telecamere che, incomprensibilmente, si sono scoperte essere incompatibili con il registratore”.

Per avere risposte, la minoranza ha presentato una mozione urgente per discutere dell’accaduto in consiglio comunale e “per impegnare l’amministrazione a utilizzare la stessa attenzione nella gestione del sistema di videosorveglianza che riversano per le foto trappole usate per i bidoni dell’immondizia per scovare chi sbaglia a conferire i rifiuti. Perché da mesi non si è sistemato il problema? Che cosa si aspetta a intervenire per la sostituzione di un semplice registratore? Quali sono le priorità in tema di sicurezza di questa amministrazione? Le foto trappole per i rifiuti o le telecamere per aiutare le forze dell’ordine a scovare i ladri e criminali? Addirittura non c’è più la telecamera di sorveglianza presso il parco della rimembranza. Abbattuta dai forti temporali del giugno scorso non è mai più stata sostituita lasciando l’intera zona priva di copertura. Cosa si aspetta a sostituirla? Un altro furto?”.

La replica dell'amministrazione comunale

A Moncalvo sono attualmente presenti due sistemi di videosorveglianza: quello ottenuto tramite il bando del 2018 la cui installazione è stata ultimata da questa amministrazione nel 2019 e quello rinnovato a cavallo tra il 2020 e il 2021 sostituendo le 6 postazioni preesistenti – spiegano dal Comune -. Il sistema soggetto a malfunzionamenti è quello ottenuto nel 2018 il quale ha mostrato i suoi limiti da subito, sin dal termine dell'installazione. La società installatrice è stata chiamata innumerevoli volte per risolvere il problema senza mai trovare una soluzione definitiva. Durante il periodo di garanzia, gli interventi effettuati hanno portato a miglioramenti temporanei, della durata di poche settimane. Per questo motivo abbiamo deciso di non rinnovare il contratto di manutenzione con l’azienda. I motivi addotti a spiegazione dei malfunzionamenti sono sempre stati l’interruzione dell'energia elettrica sui ponti radio, fronde che intralciano la trasmissione, interferenze dovute all’installazione di nuove antenne da parte di privati».

«Queste considerazioni ci portano a pensare che l'impianto così strutturato è intrinsecamente soggetto a malfunzionamenti perchè basato sulla tecnologia che invia il segnale delle telecamere via antenna, usando vari ponti radio per essere in fine registrato nell'ufficio della polizia locale. Per sua natura è troppo soggetto a interferenze che continuano ad aggiungersi col proliferare di nuove antenne per internet veloce tramite ponte radio e per telefonia. Abbiamo così deciso di cambiare architettura nel nuovo impianto di telecamere. Verificato negli scorsi mesi il buon funzionamento dell’impianto rinnovato di recente abbiamo deciso di imitare la nuova architettura anche sull’impianto del 2018. Non potendo intervenire lo scorso anno, sarà sicuramente messo in bilancio nell'anno corrente”.

Commenta il vicesindaco Andrea Giroldo: “Abbiamo partecipato a un nuovo bando per potenziare il sistema, quando abbiamo preso il governo della città erano attive 6 telecamere e il progetto del 2018 era in fase di installazione, l’obbiettivo per fine mandato è di avere 30 postazioni”.


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Silvio Morando

Silvio Morando
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!