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Il cardinal Tarcisio Bertone a Crea

Visita storica domenica a Crea dove si è recato il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di Santa Romana Chiesa, per l’inaugurazione e la benedizione della Cappella della Reliquie curata dal canonico don Claudio Cipriani. Per l’occasione la basilica si è completamente gremita di fedeli e di autorità civili, militari e religiose giunte a rendere omaggio al cardinale, il “numero due” nella gerarchia vaticana. Ad accogliere l’alto prelato, oltre a don Cipriani ed al rettore del Santuario monsignor Francesco Mancinelli, anche il vescovo della diocesi di Casale Alceste Catella che ha espresso riconoscenza e commozione per l’apprezzata ed illustre visita. “La sua presenza ci stimola nella fedeltà per raggiungere la santità” ha detto Catella e, riferendosi poi a tutti quei Santi, martiri, madri, figli e servi di Dio conservati nel reliquiario, ha aggiunto “un esempio che richiama alla memoria impegno e preghiera”. “Il Santuario si arricchisce di nuova bellezza e storia con la cappella delle reliquie” ha esordito il cardinal Bertone aggiungendo, “con il Concilio Vaticano II la chiesa venera i Santi e tiene le reliquie dei Santi proponendo ai fedeli esempi che stimolano e alimentano lo spirito di vita ricevuta nel battesimo”. Nel suo saluto non ha poi mancato di ricordare le sue radici piemontesi e l’affetto per Crea attraverso il legame con Sant’Eusebio, derivato dalla suo precedente ruolo di arcivescovo di Vercelli. “Va al martire e confessore di fede qual è stato Sant’Eusebio” ha ricordato citando la vita antiqua, “il merito di aver per la prima volta tradotto in lingua latina i quattro vangeli. Un meticoloso lavoro di scrittura e traduzione che il Santo svolse proprio a Crea”. Il Segretario di Stato ha altresì ricordato la prima volta che si recò a Crea “fu dopo la seconda guerra mondiale; venni in pellegrinaggio con l’Istituto Salesiano di don Bosco e la banda al seguito”. Legami forti rimasti vividi nel tempo, ai quali monsignor Mancinelli non ha mancato di aggiungerne altri: “noi la sentiamo uno di noi perché è figlio di questa terra piemontese e, prima di tutto, perché è figlio di don Bosco. A lei ci lega anche la comunione ecclesiale, la comunione dei Santi che unisce la chiesa del cielo a quella che cammina il nostro tempo”. Da primo collaboratore di Papa Benedetto XVI, il cardinale ha portato ai fedeli convenuti a Crea, la benedizione del Santo Padre aggiungendo “il Papa mi ha chiesto di pregare con voi per lui e per la sua missione”. Alla solenne funzione hanno preso parte il prefetto di Alessandria Francesco Castaldo, il presidente della Provincia Paolo Filippi, il sindaco di Serralunga di Crea Giancarlo Berto e di Ponzano Paolo Lavagno, insieme ai colleghi di Casale, Conzano, Moncalvo, Murisengo, Cereseto e Cerrina, il Comandante Provinciale dei Carabinieri colonnello Bergamini, il vice questore di Casale Farina, il Prefetto della Polizia Italiana presso la Santa Sede Salvatore Festa, il comandante della Guardia di Finanza di Casale Francesca Bertone, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Casale il capitano Falco, il comandante dei carabinieri di Ponzano maresciallo Giovannoli, il vice presidente dei medici cattolici di Casale Gabriella Caprino, Manuela Meni per il Parco di Crea ed un gruppo dei Cavalieri di Malta. Dopo la funzione gli amministratori hanno portato il loro personale saluto all’ospite illustre presso la sala Sant’Antonio mentre don Cipriani ha omaggiato il cardinale di una preziosa Croce d’oro “Quando il Papa mi vedrà” ha sorriso il cardinale, “noterà subito la croce e sicuramente mi domanderà - ha una nuova croce?-“. La visita si è così conclusa con l’inaugurazione e benedizione della cappella delle reliquie dove sono conservati oltre 300 quadri-reliquiari di Santi, Beati e Venerabili, (tutte sigillate ed autenticate a norma del Codice di Diritto Canonico) che la Chiesa, nel corso dei secoli, ha elevato agli onori degli altari. Chiara Cane f. Furlan

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