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Viaggio d'Autore

A... Odalengo Grande per la Madonna dell'Adesso

Appuntamento mercoledì al mattino con il sindaco Fabio Olivero, ingegnere e presidente dell’Associazione Comuni del Monferrato davanti al municipio di Odalengo Grande.


La nebbiolina di Casale si dissolve per lasciare spazio ad un debole sole man mano che attraversiamo la Valle Cerrina e iniziamo la salita, di fronte alla Torre di San Quirico, verso il paese.
Al bivio per Vallestura, un cippo a forma di croce con la testa di Cristo, posto nel 1947, ricorda l’antica chiesa parrocchiale dedicata a San Grato. All’ingresso del paese, una bel biglietto da visita floreale, è il frutto del concorso “Odalengo Grande in fiore”.


Parcheggio nel piazzale davanti al municipio sulla cui facciata una lapide ricorda che l’edificio è stato fatto dalla comunità nel 1603.
La parrocchiale è dedicata a San Vittore. Venne edificata dal marchese Luigi Gozzani di Treville alla fine del Settecento, negli anni in cui Ottavio Bertotti Scamozzi ampliava a Casale la residenza nobiliare della famiglia. Sul frontone della facciata, che attende il restauro dell’intonaco, lo stemma e il nome del committente.
All’ingresso della chiesa breve tappa davanti alla grande carta geografica con brevi notizie storiche delle 15 chiese del territorio comunale, il sindaco ci indica quella della Madonna delle Grazie, in regione Moncucco (diroccata e raggiungibile solo a piedi), la cui statua lignea, che si conserva nella piccola vetrina appesa al muro della cappella laterale di sinistra, veniva portata a spalle dalle donne nel pellegrinaggio annuale.


Usciamo sul piazzale per ammirare, a lato del moderno monumento ai Caduti, il grande dipinto murale della Madonna dell’Adesso, eseguito da Simone Ferrarini del Collettivo FX, autore del murale del Lanza di Casale. L’artista emiliano, dopo aver assunto informazioni dal sindaco e dalla popolazione, ha raffigurato al centro la Vergine sorretta dai santi del paese in un pellegrinaggio attuale che raccoglie tutta la popolazione. Altra bella iniziativa è la Rassegna dei Madonnari, con la presenza di grandi artisti che raggiungono il paese nel mese di settembre per realizzare le loro opere su un tema ogni anno diverso.
Il sindaco apre la porta della vecchia scuola, che oltre all’archivio storico, riunisce i pannelli in truciolato con i disegni a gessetto (uno solo, per le grandi dimensioni, raffigurante una rivisitazione del “Quarto Stato” è invece collocato dietro l’altar maggiore della chiesa).


La visita continua nella via Santa Croce che costeggia il castello per ammirare una porta antica con un cuore stilizzato e le curiose iscrizioni sulla casa dell’ex sindaco Laurella, per raggiungere un luogo panoramico dal quale ammirare tra gli alberi quel che resta della chiesa di Moncucco.
Discesa in auto e curva (difficile) a destra sotto la freccia che indica il percorso 711 di Camminare il Monferrato “Un bel giro del Monte Favato”, la cima più alta del Monferrato (m 452).


Percorrendo la strada Cappelletta, con splendido panorama dal crinale della collina, raggiungiamo la frazione di Sant’Antonio della Serra per visitare la parrocchiale. Parcheggio nel piazzale della chiesa a lato del monumento ai Caduti. Ci apre la porta Luigino Francia, originario di Cella Monte e proprietario dell’Agriturismo “La Ca Veja” vicino all’antica chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate. E’ stata sostituita all’inizio del Settecento da quella attuale che conserva il bel paliotto di Francesco Solari del 1737, restaurato da Bruno Gandola nel 2002 e trasferito dopo il restauro dalla chiesa della Trinità di Riovalle.


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Paolo Massobrio

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