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  • 24 settembre 2020
  • Alessandria

Il caso di Isola Sant'Antonio

Prefettura: le misure di contrasto dei rave party

Oltre 90 partecipanti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria

Terminata la stagione estiva, termina contestualmente l’attività del gruppo di lavoro istituito per contrastare manifestazioni non autorizzate tipo rave party o technical rave, secondo le linee guida del prefetto di Alessandria e coordinato da un funzionario della Questura: «In Provincia si è registrata una sola iniziativa di tal genere, durante tutto il periodo estivo, grazie sia al lavoro del gruppo suddetto che dell’impegno di tutte le Forze di Polizia e della Polizia Locale. Nello specifico, nel Comune di Isola Sant’Antonio, la notte del 26 luglio, circa 500 persone hanno illecitamente occupato un terreno privato, dando vita ad un rave party non autorizzato. Immediatamente, dalla Questura sono stati predisposti mirati servizi di vigilanza con il concorso degli organismi di Polizia, la cui tempestiva ed incisiva attività ha consentito l’identificazione di numerose persone ed impedito, inoltre, sia il prolungamento del rave party che il verificarsi di qualsivoglia turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica: 96 partecipanti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di invasione di terreni e nei confronti degli organizzatori è stato anche contestato il reato di omesso avviso al Questore. Altresì, sono state accertate altrettante violazioni amministrative concernenti l’abbandono di rifiuti non pericolosi, nonché della specifica normativa per le aree protette, per le quali sono previste sanzioni amministrative fino a 8.000 euro».

Infine, il questore della Provincia di Alessandria ha incaricato il dirigente la Divisione Anticrimine «di valutare l’emissione delle opportune misure di prevenzione, quali fogli di via obbligatori ed avvisi orali per i soggetti più pericolosi».


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