Indagini dei Carabinieri: tentata truffa e falsità in scrittura privata
Quattro persone denunciate a piede libero - per reati che vanno dalla tentata truffa, alla falsità in scrittura privata, dalla truffa alla circonvenzione di incapace - al termine delle indagini condotte dai Carabinieri di Occimiano per tre distinti episodi criminosi.
I militari, attivati su specifica querela inoltrata dal titolare di una ditta con sede nella zona industriale del paese, hanno deferito all’autorità giudiziaria per tentata truffa un francese di 49 anni, F.F.M.H., residente in Spagna, il quale fingendosi rappresentante di note società di pubblicazione dati telefonici ed informazioni aziendali on line, cercava di ottenere un anticipo sulle somme dovute per l’incarico.
In pratica all’azienda sono state recapitate delle lettere su carta intestata recante la dicitura “elencogialle.it” con la quale si chiedeva di verificare i dati della ditta e compilare e controfirmare una scheda con tutte le annotazioni corrette da rispedire poi all’agenzia in oggetto la quale avrebbe provveduto a inserire i dati - nome della ditta, numeri di telefono e fax, sito web, indirizzo di posta elettronica e quant’altro - nell’elenco telefonico delle ditte. In una postilla, scritta a caratteri molto piccoli, veniva però anche inserito un contratto con il quale il titolare della società si impegnava a versare una cifra di circa 34 euro al mese per due anni.
Questi, tuttavia, insospettito sia per l’insistenza nell’ottenere soldi sia perché allertato dalla lettura di vari organi di stampa sull’esistenza di analoghi metodi truffaldini, si è recato dai Carabinieri e ha sporto denuncia. Le indagini del luogotenente Caputo e dei suoi collaboratori ha portato all’identificazione della fantomatica società che risulta avere sede operativa a Milano (dove peraltro esiste solo una mail box) e sede legale a Ibizia, di cui il francese è titolare nonchè autore di altri raggiri analoghi.
Sempre i Carabinieri di Occimiano, al termine di un’accurata indagine, hanno deferito in stato di libertà per concorso in falsità in scrittura privata, truffa e circonvenzione di incapace M.D.A., 46 anni, residente nel vercellese; N.F.,. 64 anni, e M.Z., 53 anni, entrambi residenti in due paesi del Casalese, personaggi tutti già noti alle forze dell’ordine. Sono indagati per due episodi distinti, anche se conseguenti uno all’altro. Infatti sono ritenuti responsabili di aver ottenuto dall’Inps, utilizzando i dati anagrafici di una persona invalida, un finanziamento di 5.400 euro. Inoltre sono accusati di aver posto lo stesso invalido quale amministratore unico di una società di servizi a responsabilità limitata con sede in Puglia, in modo da renderlo responsabile di un ammanco di una somma di 20mila euro.