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Territorio e turismo
La barca approdata sulle colline di Cerrina Monferrato
Sabato scorso l'inaugurazione in località Case Bolli

C’era un tempo, milioni di anni fa, in cui quelle che oggi sono le colline del Monferrato e della Valcerrina, erano una mare. Cosa che è riprovata dai fossili che si ritrovano ai nostri giorni nell’area collinare. Da sabato scorso, però, a Case Bolli c’è un manufatto che ricorda – sia pure in modo lato – questo passato, ovvero una barca vera.
Il suo ‘approdo’ in una zona collinare è dovuto a tre ‘clerici vagantes’ ovvero don Claudy’s Larose (unico vero clericale della compagnia), Rodolfo Alemano e Maurizio Rosso imprenditore della ristorazione a Cerrina. “Solitamente il giovedì sera – spiega Rosso – giriamo in bicicletta per le nostre zone, vediamo una panchina di qua, una panchina di là, facciamo quattro foto, poi andiamo a berci una birra o a mangiare un hamburger o una pizza per chiudere la serata. E in casi del genere una parola tira l’altra e ci siamo chiesti cosa potevamo fare per attirare i turisti con qualcosa di originale. Ed è così che è nata l’idea di una barca”.
Di qui, prima dell’inverno Rosso si è rivolto ad amici a Cervo Ligure e da alcuni pescatori è riuscito ad ottenere una barca ormai in disuso. Poi – dopo averla ritirata e portata in Valle – la barca è stata sottoposta ad un restauro. “Devo ringraziare davvero di cuore – dice ancora Maurizio Rosso – tutti coloro che ci hanno aiutato, a vario titolo e con diversi contributi operativi a realizzare questo progetto”. E, una volta predisposta e rimessa in pristino si trattava di trovare il ‘porto’ (naturalmente metaforico) dove ‘ormeggiarla’. Il che è avvenuto a Case Bolli, località di Cerrina Monferrato, grazie alla sensibilità dei fratelli Muzio, proprietari del terreno.
Il ‘varo’, naturalmente sempre metaforico, è avvenuto sabato scorso, presenti anche alcuni componenti del consiglio comunale di Cerrina Monferrato (l’assessore Cristina Bongiovanni e i consiglieri Fabrizio Mezzano e Pierangelo Cane). Nell’occasione Laura Curino ha letto una pregevole poesia da lei composto e dedicata alla barca. La scelta dei tre proponenti è davvero innovativa per la Valcerrina perché in effetti è la prima installazione nella zona e una delle pochissime, almeno finora, nel Monferrato. Si tratta, in ogni caso, di un ottimo veicolo di attrazione turistica per la curiosità che può generare, soprattutto nei casi di turismo lento, ed essere uno strumento di ricaduta anche economica sul territorio.
E chiudiamo con le parole della poetessa: “Che ci fa una barca sul mare delle colline? Aspetta i bambini, gli innamorati, gli amici. Chi è stanco può riposare: se una barca è arrivata sin quassù c’è di che sperare. Buon viaggio!"