A Cella Monte Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza
Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza sabato 2 e domenica 3 novembre a Cella Monte.La rassegna -organizzata dal Comune con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, Mon.D-O., Emas e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni - compie ventidue anni.
Allestita nel 1991 su proposta del politico casalese Carlo Mina, la sagra è incentrata su quattro connotati fondamentali: tartufi, infernot, cucina e vini tipici, mostre.
S’inizia sabato, alle ore 10, con il convegno sul tartufo. Anzichè nella tradizionale cornice dell’Auditorium Sant’Antonio, l’incontro sarà ospitato nel Palazzo dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, in piazza Vallino, accanto alla chiesa parrocchiale.
L’edificio, in pietra da cantoni, vanta un pregevole loggiato con archi e colonne risalente al XVI secolo. Interverranno il sindaco Carla Freddi, l’ex direttore dell’IPLA (l’Istituto Per le Piante dal Legno e l’Ambiente di Torino) Mario Palenzona, il presidente del Parco del Po Ettore Broveglio, l’assessore regionale Ugo Cavallero, il presidente della Provincia Paolo Filippi, il sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi. Verranno affrontate le tematiche che riguardano il comparto tartuficolo. Spazio poi al dibattito con i trifolau. Seguirà un’appendice musicale: Musica e ricordi dei trifulau d’na vota con Paolo Zavattaro voce recitante, Massimiliano Limonetti, piffero e cornamusa; Walter Mussano, bombarda piemontese e flauto, Sandro Martinotti, organetto. Il bar Il Carpino servirà l’aperitivo. Alle 12,30 il pranzoal palatenda riscaldato della ‘Sardegna’.
Alle ore 15 presentazione e pesatura dei migliori esemplari di tratufo bianco e premiazioni. I riconoscimenti (tabuj d’argento) andranno al miglior esemplare e al gruppo. Alle 19,30 la cena.
Domenica 3 novembre, alle 10, mostra mercato di prodotti tipici in centro e all’interno del Palatenda. Pranzo e cena rispettivamente alle 12,30 e alle 19,30. Questo il menù proposto dalla Pro Loco: salumi misti tipici; cardo in bagna cauda; cotechino con fonduta; agnolotti al tartufo; polenta con porro e salsiccia; uova al tegamino con tartufo; bolliti misti con bagnet verde; zabaione con Krumiri Rossi; pere al vino.
I vini sono dei seguenti produttori cellesi: Coppo Giovanni, Coppo Riccardo, Merlo Ernesto, Azienda Agricola San Giorgio,La Casaccia, Deregibus Mario, Villa Perona, La Cà Nova, Tenuta Monticelli, Cantina Sociale del Monferrato di località Isola di Rosignano e Cella Monte.
Musica, fiori, infernot: tanti gli appellativi di Cella Monte
Cella Monte vanta diversi appellativi: paese della musica, paese fiorito, paese degli infernot. Il primo titolo risale fin dai tempi dei concerti e degli stages di Fiorella Cavagnero Coppo che promosse diverse rassegne tra le quali Maggiociondolo, il secondo per i successi ottenuti al concorso Entente Florale, il terzo per le note specole vinarie presenti nelle cantine di diverse case, rigorosamente in mattoni e pietra da cantoni con tanto di colonnine scolpite dove i nostri nonni si recavano per il rito della bagna cauda e delle grandi bevute che duravano tutta la notte.
Ma Cella Monte è anche (certo non è l’unica realtà in Monferrato) il paese dei tartufi: in Valle Ghenza, infatti, si raccolgono tra le più belle ‘trifole’ su scala regionale che finiscono poi sulle tavole di noti ristoranti, imprenditori e anche uomini di spettacolo. Tartufi che arrivano sui mercati di Alba che pagano un’ingiusta notorietà alla terra langarola che ospita la fiera nazionale.