Articolo »
A Casale
I primi big del Monfrà Jazz Fest: c’è Kety Fusco poi Gualazzi e Lassiter
Tutto il programma disponibile dal prossimo 10 maggio

Manca pochissimo e ritorna MonJF 2025 _ Semi di Jazz: Fughe e ritorni. Dal 19 al 29 giugno, 10 giorni no stop di concerti, prime assolute, debutti, passeggiate e degustazioni, dove un parterre di artisti internazionali racconteranno in jazz il Monferrato. Intanto sono stati annunciati dagli organizzatori i primi tre big che arriveranno a Casale.
Giovedì 19 giugno alle 21.30 sugli spalti del Castello ci sarà Kety Fusco, con la sua arpa. Il suo talento sbocciò rapidamente, portandola al prestigioso Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, in Italia. Lì affinò le sue abilità e ricevette riconoscimenti, vincendo premi in diversi concorsi internazionali. Spinta dalla passione per l’esplorazione, Kety si avventurò oltre i confini della musica classica, addentrandosi nel pop durante un laboratorio trasformativo nel 2012. Questo impegno diede vita a «La Settimana Dominante», una canzone pop che segnò una svolta rispetto alle sue radici classiche.
Dopo gli studi classici, Kety conseguì un Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano, Svizzera. Da allora, ha calcato numerosi palcoscenici come arpista principale con orchestre rinomate e come solista, incantando il pubblico con le sue interpretazioni di capolavori come le «Danze sacre e profane» di Debussy. Abbracciando il suo gusto per l’innovazione, Kety è passata alla musica indipendente, fondendo influenze classiche con elementi elettronici e sperimentali. La sua prima composizione, «Floating Fragments», segnò l’inizio di un nuovo capitolo nella sua odissea musicale, guadagnandole riconoscimenti e opportunità per mostrare il suo talento su palcoscenici globali.
Giovedì 26 giugno Raphael Gualazzi salirà sul palco di palazzo Langosco alle ore 21.30. Cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore, dopo gli studi classici al Conservatorio ha sempre sperimentato diversi generi musicali, dando vita ad uno stile personalissimo, tra stride piano, jazz, blues e fusion. Per la prima volta alla guida di un’orchestra accompagnato dalla sua storica band e dalla prima viola del Teatro La Scala, grazie agli arrangiamenti di Stefano Nanni, Gualazzi reinterpreta i suoi classici tra jazz, blues, swing e fusion. In programma anche omaggi all’opera lirica con divertissement sulle Opere di Verdi, riletti in chiave jazz.
Sabato 28 giugno alle 21.30 tocca a Philip Lassiter e alla Six-piece band, sempre nel Cortile di Palazzo Langosco. Trombettista e arrangiatore vincitore di 11 Grammy, già collaboratore di Prince. Radicato nel funk texano, gospel dell’Alabama, jazz di New Orleans e soul di Nashville, Lassiter porta il suo stile unico, arricchito dalle esperienze con artisti di fama mondiale come Ariana Grande, Anderson Paak, Cece Winans e Al Jarreau.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"