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Il caso

Pontestura: sette giorni di tempo per i 26 anziani ospiti della Casa di Riposo, per trovare un’altra sistemazione

L'appello dei familiari e l'intervento del sindaco

Restano appena sette giorni di tempo ai 26 anziani ospiti della Casa di Riposo Giallo Sole di Pontestura, per trovare un’altra sistemazione. Entro sabato 29 febbraio dovranno lasciare la struttura.

E’ questo, il termine massimo, ovvero l’aut l’aut comunicato ai parenti e all’amministrazione comunale dal referente della Cooperativa Sereni Orizzonti (gestore della struttura), in occasione dell’incontro tenutosi lo scorso giovedì pomeriggio e convocato con soli tre giorni di anticipo.

Decisione successivamente ufficializzata con una Pec (Posta Certificata) inviata al Comune, alle ore 18,30 di giovedì 20 febbraio. “La decisione ci è parsa inconcepibile e incomprensibile” ci dice il sindaco Franco Berra, anche lui presente all’incontro di giovedì insieme al suo vice Italio Fecchio. “Siamo sconcertati, oltre che per le modalità e la forma di comunicazione (3 giorni di avviso), per i contenuti, che motivano questa decisione, in piena contraddizione con l’interesse palesato pochi mesi fa, per riqualificare la struttura. Lo scorso autunno, infatti, la Cooperativa ci aveva richiesto la disponibilità del terreno, confermandoci l’interesse ad acquisire la struttura dall’Unicredit Leasing. Noi, avevamo dato piena disponibilità”. (ndr: il Comune è proprietario del solo sedime; l’immobile era, invece, rientrato in un fallimento e, pertanto, negli ultimi tempi, il curatore fallimentare incaricato dalla Banca, ne aveva disposta temporanea gestione in attesa della chiusura del fallimento stesso).

Cos’è successo nel frattempo? “Non siamo in grado di desumerlo. Il referente della Cooperativa Sereni Orizzonti ci ha semplicemente informati che, in seguito alla cessione del ramo d’azienda, il Curatore Fallimentare aveva dato alla Cooperativa l’incarico di gestione fino al 31 dicembre 2019. Lo scorso mese di dicembre era stato pubblicato un bando per la gestione della struttura, ma era andato deserto. Il curatore fallimentare aveva così prorogato di ulteriori tre mesi la gestione alla Sereni Orizzonti, con la certezza che il bando sarebbe andato a buon fine. Ma, così, non è stato”.

Come amministrazione, cosa pensate di fare? “Venerdì 21 febbraio abbiamo trasmesso una Pec alla Cooperativa Sereni Orizzonti, al GSA Cooperativa Servizi Alessandrina e alla Commissione di Vigilanza, per informarli della vicenda e sottolineare la nostra ferma contrarietà alla presa di posizione comunicata dalla Cooperativa Sereni Orizzonti relativamente alla sospensione del servizio. Nella stessa Pec abbiamo richiesto un incontro entro e non oltre cinque giorni”.

Come hanno reagito i parenti degli ospiti della struttura? “Proprio oggi ho ricevuto una loro lettera, in è espressa tutta la loro preoccupazione per la situazione, giudicata inaccettabile, perlopiù trattandosi, com’è noto, di attività di assistenza socio-sanitaria rivolta ad anziani e a soggetti fragili, oltre che con problemi di salute: parlano di persone, non di pacchi da spostare da un posto all’altro, con soli 8 giorni di preavviso”.

Nel loro appello accorato, i famigliari invitano il sindaco ad attivarsi presso tutte le sedi possibili per risolvere il problema. Parlano di disagi oggettivi e concreti ricordando che, oggi più che mai, alla luce del crescente invecchiamento della popolazione, risulta fondamentale il mantenimento di strutture per anziani, in questo caso, di un Presidio Socio Sanitario Rsa. In considerazione di questa premessa, i parenti hanno così invitato il sindaco a convocare un incontro tra Curatore Fallimentare, Unicredit Banca (proprietaria dell’immobile) e Cooperativa Sereni Orizzonti, al fine di ritrovare adeguate soluzioni, partendo dai principi di civiltà e dignità umana delle persone, in particolar modo degli anziani e delle fasce più fragili. “Abbiamo garantito loro di attivarci facendo tutto quanto è in nostro potere per tutelare gli anziani e per salvaguardare una struttura in cui abbiamo sempre fortemente creduto” ha concluso Berra.


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