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In Corte d'Assise a Novara

Eternit-bis, l’arringa della difesa su diagnosi e aspetti medici

Oggi, mercoledì, discute l'avvocato Alleva

Sarà un’udienza verosimilmente lunga, oltre che complessa, quella di oggi, mercoledì, del processo Eternit-bis in Corte d’Assise a Novara. Dopo la prima arringa dell’avvocato prof. Astolfo Di Amato dello scorso 10 marzo, la difesa di Stephan Schmidheiny, l’imprenditore svizzero alla sbarra con l’accusa di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, si accinge alla seconda udienza di discussione con l’arringa dell’avvocato Guido Carlo Alleva che si concluderà, naturalmente, con la richiesta di assoluzione.

Mentre il collega prof. Di Amato si era concentrato sugli aspetti societari ed igienistici, concludendo che «Stephan Schmidheiny, nel suo ruolo di vertice del gruppo, tenendo conto delle conoscenze dell’epoca, ha agito in modo avveduto e prudente e che la sua condotta non è stata ispirata a logica di profitto e il messaggio che ha dato è stato di tutelare lavoratori e ambiente», l’avvocato Alleva avrà il delicato compito di addentrarsi sugli aspetti diagnostici e medici relativi alle 392 morti per le quali Schmidheiny è chiamato a rispondere e per le quali la Procura, con le requisitorie dei pubblici ministeri Gianfranco Colace e Mariagiovanna Compare, ha chiesto l’ergastolo con isolamento diurno.


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Marco Imarisio

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