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  • 29 maggio 2013
  • Casale Monferrato

Chiusura tribunali: probabile proroga decisa dal Ministero

Nei giorni scorsi la Commissione Giustizia del Senato, con il consenso unanime dei rappresentanti politici di partiti e “Movimento cinque stelle”, ha definito il testo del disegno di legge con il quale intende disporre la proroga di un anno del termine, fissato al prossimo 13 settembre, per la soppressione di 1.000 su 1400 uffici giudiziari in Italia, tra cui il Tribunale di Casale. «La Commissione ha riconosciuto quanto l’avvocatura ha evidenziato in questi mesi - sottolinea il presidente degli avvocati di Casale, Pietro Caire - Il progetto di revisione è privo di lavori preparatori e la sua attuazione porterebbe solo ad elevatissimi e nuovi costi a carico di cittadini ed amministrazioni locali oltre che alla sostanziale privazione di giustizia per una larghissima parte della popolazione». Di tutt’altro avviso purtroppo sembra essere il ministro Anna Maria Cancellieri che ritiene sia impossibile arrestare il processo in atto, essendo ormai imminente la data di efficacia delle soppressioni ed in stato avanzato la procedura di trasloco e dismissione. «Lascia sgomenti la motivazione data dal ministro - prosegue l’avv. Caire - che tuttavia si potrebbe certamente comprendere in considerazione della sua recentissima nomina ed alla complessità della materia, ma a fronte delle note “grida” di aiuto dalle amministrazioni comunali (…spesso in difficoltà per patto di stabilità o procedure conseguenti al dissesto) onerate della costruzione di nuovi tribunali e dell’imminente udienza per la discussione dei ricorsi avanti la Corte Costituzionale, che potrebbero azzerare la riforma, si ritiene che l’atteggiamento avrebbe dovuto essere ben diverso. Il rinvio del termine del prossimo settembre dev’essere dunque immediatamente definito ed anche accompagnato da adeguati provvedimenti circa le piante organiche dei magistrati, senza che il Parlamento rinunci ai propri intenti a fronte del parere contrario del Ministero». Nel frattempo, il presidente del Foro casalese, auspica che «il Ministero si apra al dialogo con l’avvocatura e l’ANCI, fino ad ora negato, per realizzare una condivisa, sostenibile e nuova proposta di revisione della mappa delle circoscrizioni giudiziarie che tuteli gli interessi dei cittadini ed il loro diritto di accesso alla giustizia».

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Cristina Bargero

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