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  • 23 aprile 2023
  • Casale Monferrato

I grandi solisti

La Terza di Rachmaninoff domenica al Municipale

Protagonista Sabrina Lanzi

Sabrina Lanzi è la prima pianista donna italiana che esegue uno dei progetti più ambiziosi nel campo pianistico

Per la serie ‘I grandi solisti’ domenica 23 alle 21 ecco la conclusione del ciclo di concerti della Monferrato Classic Orchestra Città di Casale in quella splendida cornice settecentesca che è il Teatro Municipale di Casale (l’Orchestra a Casale è diretta da Claudio Buchler, dal 2005 è direttore stabile dell’Orchestra dell’Università di Innsbruck, dal 2009 del Walther von der Vogelweide Chamber Choir e dal 2021 dell’Eufonia Vocal Ensemble). 

Un programma affascinante che vuole ricordare anche il 150esimo dalla nascita di Serghei Rachmaninoff con l’esecuzione del suo Terzo Concerto op. 30 per pianoforte («Rach 3» esecutrice Sabrina Lanzi che si sta preparando nel suo buon ritiro di Vignale) e orchestra.  Un brano che segna la vetta per tecnica e intimismo dei pianisti. E, per concludere alla grande, la monumentale Quinta sinfonia Op.64 di Tchaikovsky. 

Dalle note di Roberto Coaloa sappiamo che “Rachmaninoff  nel 1939 incise il Terzo concerto in disco con Eugene Ormandy, facendo qualche ritocco nel febbraio 1940. Grande e umile Rachmaninov... La sua figura piaceva alle platee e diventò addirittura mitica. Le sue mani erano gigantesche, normali, però, in un uomo che fotografato accanto ai suoi contemporanei, come Toscanini, sembrava quasi un giocatore di basket accanto a un fantino. Le dimensioni delle mani di Rachmaninov non erano anormali, erano semplicemente proporzionate alla sua altezza di circa due metri. Le mani gli permettevano di raggiungere un intervallo di dodicesima o, secondo altre fonti, addirittura di tredicesima sulla tastiera. Le considerva un bene prezioso proteggendole con manicotti e faceva riscaldare l’intera sala dove suonava il pianoforte. Un grande virtuosismo...”. 

Mani d’acciaio anche per la nostra Sabrina Lanzi che, ricordiamo, è una monferrina d’adozione: “Sono arrivata a Vignale 23 anni fa per caso, dopo due anni in Croazia a Lovran-Laurana per un corso di perfezionamento, son uscita a Casale Sud e mi son subito innamorata del Monferrato, lo paragono al mare che amo-sono un Pesci- un mare di colline”. La Lanzi ci confessa di aver iniziato a suonare sul piano regalatogli dai genitori a cinque-sei anni: “Subito brani di Bach e Rachmaninoff”. Poi  a Milano dove abitava (per la storia è nata a Bollate), Liceo e Conservatorio. Tra i maestri Marina Ambokadze, Alexis Weissemberg e Friedrich Gulda. 

La Lanzi è la prima pianista donna italiana che esegue uno dei progetti più ambiziosi e virtuosistici nel campo pianistico, l’opera integrale per pianoforte e orchestra di Rachmaninoff.


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