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Cerimonia

Inaugurato l'angolo di Yel all'Istituto Comprensivo Borsellino

Un luogo di riflessione, di pace e di arte a Valenza

L'angolo di Yel è stato inaugurato sabato mattina a Valenza

Yel-Fabio Bosco, da sempre nel cuore dei valenzani, da sabato lo è ancora di più. In mattinata infatti, come da copione, nell’area interna dell’istituto comprensivo ‘Paolo e Rita Borsellino è stato inaugurato  “L’angolo di Yel - Fabio Bosco”, uno spazio destinato a diventare “l’angolo della riflessione, della pace, dell’accettazione e dell’arte per l’arte” come ha ricordato ancora una volta il preside Maurizio Carandini.

Il tutto ad un anno dalla prematura scomparsa dell’artista, che da adolescente aveva frequentato la scuola media ‘Pascoli’ e che negli ultimi anni aveva collaborato con le scuole e il teatro, e il giorno prima di quello che sarebbe stato il suo sessantesimo compleanno. Yel Bosco è scomparsa infatti nell’agosto del 2021 all’ospedale San Paolo di Savona: nella sua ricca e variegata carriera si è dedicata alla musica e all’arte, ma anche a collaborazioni giornalistiche e, come detto, con le scuole cittadine e con il Teatro di Valenza. Yel Bosco è scomparsa, all’età di 60 anni, nell’agosto dello scorso anno a Savona: nella sua ricca e variegata carriera si è dedicata alla musica e all’arte con collaborazioni giornalistiche con Repubblica e testate locali, ma anche, tra gli altri, di collaboratrice del Teatro di Valenza.

In apertura è stata proposta la (splendida, nda) canzone di Yel, “L’intrusa”, dopo di ché sono stati ascoltati brani musicali, un racconto tratto da ‘Oroscuro’, e alcune pagine del libro per ragazzi Super Giovanni’, a sua volta lette dalla sorella Marcella Bosco (tutte opere scritte a suo tempo da Fabio Bosco)e con l’accompagnamento musicale (è stata eseguita anche ‘Band of brothers’). dello stesso preside, Maurizio Carandini, alla tastiera, con Gianni Robotti al clarinetto e Gabriele Stillitano (voce).

Il vice sindaco Luca Rossi (presente anche l’Assessore alla Cultura, Alessia Zaio) ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale mentre il dirigente scolastico Maurizio Carandini ha fatto gli onori di casa ricordando che con questa iniziativa si è “seminato qualcosa che permarrà nel tempo” ragionando sulle ragioni di questa scelta, certo per i valori umani e artistici di  Yel-Fabio Bosco, ma evidenziando, come ha dichiarato Giovanni Bosco, padre di Yel-Fabio (personaggio molto noto e assai apprezzato a Valenza dove in passato ha ricoperto diverse cariche pubbliche in seno all’Amministrazione Comunale e fino a pochi mesi fa è stato alla guida della sezione locale dell’Anpi), “evidenziando soprattutto l’ importanza dei valori umani e culturali delle diversità, quindi anche le diversità di genere, delle quali non bisogna averne timore, ma vanno accettate, condivise  e vissute come una normale ricchezza  dell’umanità nel suo insieme”.

”Artista era e artista e rimasta” ha concluso il preside casalese dinanzi ad un folto pubblico (sono intervenuti, oltre ai familiari, anche parecchi amici di Yel) il cui ‘angolo’ quindi, non va letto solo come omaggio ad una persona, certo ammirevole, “ma come uno stimolo per suscitare curiosità, riflessioni, ragionamenti, come un contributo attivo per meglio comprendere la complessità della vita, delle diversità che fanno parte dell’umanità, da parte delle ragazze e ragazzi che frequentano, oggi e negli anni futuri, questa scuola” come ha concluso lo stesso Giovanni Bosco nel ringraziamento della famiglia.


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Roberto De Alessi

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