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  • 21 agosto 2013
  • Casale Monferrato

Duomo gremito per l'ultimo saluto al piccolo Elia

Un duomo gremito, mercoledì pomeriggio, per l’ultimo saluto al piccolo Elia Giannelli. Il bimbo, 8 mesi, figlio della casalese Giorgia Servente e di Stefano Giannelli, è mancato nella mattinata di venerdì 16 agosto, mentre si trovava in vacanza con la famiglia in Valgrisenche. Lunedì è stata compiuta l’autopsia: il referto parla di morte in culla. A celebrare il commiato don Marco Calvo, viceparroco della Cattedrale. Dopo la lettura del vangelo di Matteo – «Lasciate che i bambini vengano a me» - il sacerdote, unendosi al dolore dei molti, ha rivolto accorate parole di conforto: «Elia è già in cielo – ha esordito don Calvo – Il funerale è per noi, non per lui. Noi portiamo la nostra vita sull’altare chiedendo che il Signore venga a raccoglierla. E Gesù, per Elia, è arrivato: a noi sembra in anticipo, ma è arrivato». Durante l’omelia, il sacerdote casalese ha richiamato l’attenzione sull’immagine del piccolo: «Elia è lì ad indicare col ditino verso l’alto. Ma non è la mano, il ditino o l’unghietta che dobbiamo guardare, è la direzione che dobbiamo guardare, il Cielo La vita è dono, è passaggio e dobbiamo essere pronti a dire “Arrivo”». «Tra genitori e figli – ha continuato don Calvo – ci vuole quell’unità tale che quando arriva il setaccio della morte non ci siano rimpianti. Ed Elia ci insegna a dire “grazie” e “scusa” quando non sappiamo ringraziare. Andiamo avanti come piccoli che hanno bisogno dell’unico che è grande, il SIgnore». E, infine, una chiusura di omelia molto toccante a particolare ricordo del giorno della salita al cielo di Elia, «partito come un angelo nei giorni di Maria Assunta in cielo che lo ha accompagnato».