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Pronta tra un mese

Una corsia per i pesci e rampa per le canoe

Nel progetto della centrale sul Po

Ancora un mese e poi la centrale idroelettrica che la ditta Allara sta costruendo sul Po, davanti all’abitato della Nuova Casale per conto della Idrobaveno di Torino, entrerà di fatto in servizio.

I lavori facenti parte del Progetto denominato «Traversa Lanza» hanno interessato 130 dipendenti della ditta Allara, tutti locali  (con una media di 50-60 presenti nel cantiere) dando corso ad una sorta di filiera produttiva corta.

Dopo l’ampliamento del ponte, la centrale idroelettrica rappresenta l’opera più importante degli ultimi anni. L’impianto è di 25 GWh annui. Ma c’è di più perchè si assiste ad un primato mondiale: quello riguardante la tecnologia utilizzata attraverso uno sbarramento che raggiunge uno sviluppo longitudinale di quasi 200 metri, rappresentando così l’opera di derivazione più grande al mondo mai realizzata con questa tecnica.

Il cuore della centrale (poco visibile in superficie) è tutto interrato: a 12 metri di profondità, infatti, si trovano le turbine e tutta l’impiantistica. Tra le opere complementari - altro primato progettuale - meritano nota la scala di risalita per l’ittiofauna e la rampa di passaggio delle canoe. La scala di risalita per i pesci rappresenta una sorta di corsia completamente rivestita di pietra dotata di accorgimenti speciali per la tutela dei predatori. A lavori conclusi, si creerà uno specchio d’acqua destinato agli sport acquatici con un’apposita rampa riservata al transito delle canoe.

L’impianto, dotato di paratoie e cuscini d’aria, sarà pilotato da una cabina di regia sotterranea. Un salto idrico prodotto da una traversa pneumatica, una sorta di gommone che, quando s’innalza il livello dell’acqua, si gonfia. Il costo ammonta a 25 milioni più Iva con le opere civili che incidono in maniera preponderante con 16 milioni.

L’impianto rientra nei requisiti individuati dal Piano Energetico Ambientale Regionale in quanto risulta appartenere alla tipologia delle strutture di piccola taglia, garantendo produzioni energetiche significative senza sottendere tratti di corso d’acqua e senza alterare le condizioni di deflusso. L’energia elettrica che verrà posta sul mercato sarà quella riguardante il fabbisogno annuo di 19mila famiglie, in pratica l’intera città di Casale Monferrato.


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Veronica Spinoglio

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