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  • 17 marzo 2021
  • Los Angeles

Intervista

Da Murisengo alla fabbrica dei sogni passando per Londra

Luca Pisanu lavora alla DreamWorks

Pisanu: «Mio padre mi ha introdotto all’arte e fin da piccolo era appassionato al disegno»

Voi avete inseguito i vostri sogni? La storia di oggi è quella di Luca Pisanu un ragazzo che è partito da San Candido di Murisengo e non si è fermato finché non è andato direttamente dove i sogni li fabbricano: la DreamWorks Animation, quelli di Shrek, Madagascar, Kung-Fu Panda, tanto per intenderci. Mentre noi siamo qui a litigare per un like il nome di Luca è nei titoli di coda di film visti da miliardi di persone. Vi sentite piccoli? Io sì, ma tutto sta negli obbiettivi che ci fissiamo.

“Non mi sarei visto mai capace di arrivare dove sono, specie se avessi saputo tutte le difficoltà che avrei incontrato, però pian piano, un passo dopo l’altro…- Pisanu comincia raccontare con orgoglio la sua storia. Ha ancora un pizzico di accento piemontese, ma di certo non gli si può dare del ‘bùgia nen.’

“Devo molto ai miei genitori: mio padre mi ha introdotto all’arte e fin da piccolo era appassionato al disegno, ma non avrei mai immaginato di fare il mestiere che faccio oggi, certo ero un ragazzo ambizioso che si dava degli obbiettivi e l’Italia mi è sempre stata un po’ stretta. Dopo il diploma in grafico pubblicitario all’istituto Leardi di Casale ho provato a staccare e mi sono spostato a Londra. Lì la mia mente si è aperta: ho capito che quello che mi piaceva da piccolo poteva diventare grande. Ho conosciuto gente che mi ha aiutato, ho acquistato esperienze lavorative in ambiti diversi come cinema, fotografia, regia che mi hanno formato e aiutato a focalizzare meglio i miei obbiettivi. Poi c’è stato il mio primo viaggio negli USA. Arrivato a New York già mi sentivo a mio agio, in California il feeling è stato perfetto, al di là del clima ideale per me, sono stato accolto molto bene e mi sono detto ‘devo assolutamente lavorare qui’. Oggi sono molto felice a Los Angeles”.

Già ho dimenticato di dirvelo: Luca Pisano vive accanto alla fabbrica dei sogni, e sapendolo ho esagerato con le domande: quando mi ricapita di parlare con un tizio dall’altra parte del Mondo che fa cartoni animati (si lo so non si chiamano più così, nostalgie da boomer). Ma atteniamoci all’argomento della rubrica: arte e pandemia. “Il settore dell’animazione è fortunato, non gestiamo attori e il lockdown non ha fatto calare le cifre, l’unica differenza è che con i cinema chiusi ci si prende più tempo e si evita di rilasciare prodotti fatti in fretta. Certo siamo ancora in smart working, ma per me che lavoro a un PC non cambia molto, per di più DreamWorks ti lascia gestire il tuo tempo come meglio credi, basta presentarsi ai meeting e rispettare le consegne. Alla fine sono diventato molto più produttivo, in casa è facile perdere la nozione del tempo. Però mi manca molto il campus della DreamWorks: è un posto bellissimo, costruito apposta per unire le persone, facilitare i contatti e la creatività, poi per un dubbio mi bastava salire di un piano e chiedere”.

Se anche voi vorreste essere in California, in un posto dove si disegnano draghi e troll sappiate che ci sono i pro e contro. Luca per esempio ha una vita famigliare un po’ complicata: “Oggi vivo a Los Feliz nella Valley, un’area verdissima, dove si concentrano i maggiori studios, Los Angeles è una città immensa con un sistema di freeway costantemente intasato, ti tocca abitare vicino al lavoro. Adesso sono solo, mia moglie è danese, ho un bimbo, Nico, che ha un anno e 3 mesi. Loro avrebbero dovuto essere già qui con me, ma la pandemia ha complicato tutto anche dal punto di vista burocratico e solo adesso la situazione si è sbloccata. Io da europeo ho avuto più possibilità di andarli a trovare ogni 3, 4 mesi, ma per un certo periodo è stato davvero difficile spostarsi”.

E il Monferrato? Murisengo, San Candido, il tartufo? “Prima della pandemia venivo in Italia almeno una volta all’anno, poi i piani sono saltati. Sento la mia famiglia tutti i giorni, mi piacerebbe passare una bella estate con loro sulle colline. Mi manca il cibo: da quando sono fuori dall’Italia sono dovuto scendere di standard rispetto a casa”.
Gli chiedo dei progetti futuri. In realtà è una scusa per sapere le prossime uscite DreamWorks, ma non ci casca. “Sto provando anche a fare cose con stili diversi lontani dal mio. Non è soltanto per una sfida personale, ma anche un modo per dimostrare alla compagnia di essere versatile, visto che ogni film ha un proprio stile e un proprio tratto, e poi insieme ad altri autori sto realizzando un progettino di cui spero sentirete parlare”. Infine scopriamo che c’è un altro buon motivo per andare a cercare i propri sogni in California: “Devo cercare di portare avanti il più possibile i miei lavori personali, anche perché tra poco chiameranno quelli della mia età a vaccinarsi e si tornerà a lavorare negli Studios”. Luca Pisanu ha 33 anni e mentre la fabbrica dei sogni riapre, noi rimaniamo a sognare.

Classe 1987, Luca Pisanu cresce a Murisengo con la passione del disegno nel sangue. Dopo il diploma in graphic design all’Istituto Leardi di Casale e numerosi corsi di Animazione e 3D frequenta la Scuola Internazionale di Comics a Firenze, per poi continuare la sua esperienza professionale a Londra nel mondo della comunicazione e della pubblicità, diventando nel 2012 Concept Artist della Taylor James Ldt. Contestualmente nel 2014 comincia a collaborare con studi di produzione di Los Angeles per film e game. Nel luglio 2016 entra in Disney come Manager Artist collaborando a 7 lungometraggi tra cui Toy Story 4, Gli incredibili 2, Coco, Cars 3, Oceania. Nel novembre del 2018 è in Dreamworks Animation con il ruolo di Visual Development Artist, tra i film che portano la sua firma anche ‘Croods a New Age’.


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