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Venerdì 3 dicembre
“Nucleare di quarta generazione? Il problema non cambia!"
Incontro al teatro civico di Trino
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Il Comitato di Vigilanza sul Nucleare, Legambiente del Vercellese e della Valsesia e Pro Natura del Vercellese, hanno organizzato, per venerdì 3 dicembre, alle ore 21, presso il Teatro Civico, in corso Cavour 70, a Trino, un incontro pubblico per dibattere del tema “Nucleare di quarta generazione? Il problema non cambia!". L’incontro vedrà la partecipazione di Angelo Tartaglia, fisico ed ingegnere, Senior Professor - Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, il cui intervento avrà come tema “Nucleare: miti e realtà"; per Legambiente e Pro Natura, Gian Piero Godio, già tecnico dell’ENEA di Saluggia, già presidente di Legambiente Piemonte e per questa Responsabile del Settore Energia, che interverrà su “Il nucleare, da fissione a fusione, è l'alternativa più pericolosa". A moderare la serata il giornalista Umberto Lorini, esperto del settore.
L'incontro, dicono gli organizzatori «sarà anche occasione per discutere pubblicamente in merito all’autocandidatura (ufficiale o meno) di Trino ad ospitare il Deposito Unico delle scorie ed una nuova centrale nucleare. Alla serata sarà possibile assistere sia in presenza, muniti di Green Pass, presso il Teatro Civico, la cui capienza, in ottemperanza alle misure di contenimento del contagio da Coronavirus Covid-19, sarà limitata ad una cinquantina di posti a sedere, sia via streaming, collegandosi in diretta Facebook https://www.facebook.com/legambientetrino».
«Da più parti del mondo politico, scientifico, imprenditoriale e giornalistico, sempre più incessantemente si prospetta il ritorno salvifico all'energia nucleare. Il cosiddetto Nucleare di IV Generazione, ove mai questo fosse già realizzato, è la chimera tecnologica che la “Lobby Atomica”, come si diceva un tempo, ci propina come soluzione a tutti i nostri problemi energetici, attuali e futuri, addirittura come fonte rinnovabile. Ma tutto questo sarà progresso o il ritorno ad un passato travestito da futuro? Da Trino, uno dei luoghi simbolo della prima stagione nucleare italiana, dove le popolazioni sono passate dall’euforia per un futuro energetico illimitato, nel quale il basso costo dell'energia elettrica generato da atomo avrebbe garantito benessere e lavoro a molte generazioni, al triste risveglio in una realtà diversa, fatta di decadenza industriale e, soprattutto, di enormi problemi legati alla dismissione del nucleare stesso, da Trino, come si diceva, una prima voce di dissenso a questa marea montante».
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