Furto di computer: denunciati due cittadini rumeni
Il 9 maggio scorso la Polizia di Stato di Casale Monferrato aveva denunciato due cittadini rumeni per tentato furto aggravato e furto aggravato ai danni di un grande esercizio commerciale specializzato nel settore dell’elettronica e dell’audio-video.
Nel pomeriggio di quel giorno avevano fatto ingresso nel punto vendita un uomo e una donna, quest’ultima spingeva una carrozzina con all’interno una bambina di nove mesi risultata essere poi effettivamente sua figlia; dalla visione delle immagini a circuito chiuso del sistema di videosorveglianza dell’esercizio è emerso che la donna aveva tentato di rubare due computer portatili, svitando con una chiave i bloccaggi metallici con cui la merce viene assicurata agli scaffali, mentre l’uomo, prendendo in braccio la bambina, faceva da palo e copriva col suo corpo l’operazione. Il furto dei computer non andava a buon fine: la “famigliola”, scoperta, risultava segnalata come probabile responsabile di altri furti avvenuti all’interno della stessa catena commerciale, in altre province.
Dalle visione e comparazione dei fotogrammi acquisiti, relativi a questi furti, la Polizia accertava, tra l’altro, che la donna al momento del controllo eseguito a Casale, indossava una maglia bianca con strisce orizzontali blu, che in occasione dei furti aveva a tracolla. L’uomo invece aveva un tatuaggio sulla spalla e sul braccio sinistro che in parte si notava spuntare dalla maglietta a maniche corte, che indossava, nelle stesse circostanze. Anche il passeggino, blu, con inserti rossi era lo stesso. In considerazione di tutti gli elementi probatori raccolti, il 30 maggio, sono stati denunciati.