Si stima che possano essere circa 4000 le parti civili che presentaranno ricorso alla sentenza di primo grado del Processo Eternit con la quale il Tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere imputati lo svizzero Stephan Schmidheiny e il belga Louis de Cartier, accusati dalla Procura di Torino di disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antifortunistiche.
Il ricorso delle parti offese non riguarderà ovviamente la condanna ma il riconscimento dei danni patiti dalle vittime dell’Eternit.
In questo modo - chiedendo in sostanza risarcimenti più cospicui - si darà ancora maggior peso al disastro causato dall’attività criminale dell’industria dell’amianto.
Oggi a Viareggio
Intanto, rende noto Bruno Pesce, coordinatore del Comitato Vertenza Amianto, si stanno facendo verifiche per vedere in quale modo rendere esecutiva la sentenza e ottenere quindi il versamento della provvisionale, verifiche che contano sul supporto anche di legali francesi, svizzeri e belgi.
Bruno Pesce e Paolo Liedholm
parteciperanno peraltro proprio oggi - venerdì - a una riunione dei comitati delle vittime che avrà luogo a Viareggio in occasione dell’anniversario della strage con lo scopo di creare un nuovo comitato che riunisca tutte le associazioni.
«L’obiettivo - dice Pesce - è ottenere una politica nel nostro Paese che prenda in considerazione la tutela delle vittime.
Manca una politica nazionale in favore o a tutela delle vittime. Ci sono tanti interventi a garanzia degli imputati, ma le vittime dei reati sono abbandonate a se stesse. Insistiamo perché lo Stato patrocini l’esecuzione della sentenza, che segnerebbe una svolta di civiltà, con l’attuazione di un pronunciamento del nostro sistema giudiziario».
L’esecuzione secondo le prime informazioni sarebbe più onerosa in Svizzera, in quanto i costi sono molto più alti che in Belgio. Il vantaggio in Svizzera sarebbero però tempi molto contenuti.
Pesce evidenzia poi che l’esecuzione è molto per una provvisionale alta che per le parti offese, come i semplici cittadini, che attendono poche decine di migliaia di euro: «Una penalizzazione ulteriore...».
A Viareggio ci saranno anche i ragazzi dell’associazione «Voci della Memoria» per parteciperanno alla fiaccolata che avrà luogo alle 23,53, ora del deragliamento.
Francia, il processo va avanti
Dalla Francia intanto arriva una buona notizia. Il processo penale nei confronti di sei ex dirigenti di Eternit si era arenato per una decisione della Corte d’Appello di Parigi che aveva avocato a sé gli atti dell’inchiesta di un magistrato che stava lavorandovi da un anno assegnandoli - spiega Alain Bobbio, presidente della associazione delle vittime francesi - a un magistrato prossimo alla pensione e a un altro già oberato di lavoro.
«Una decisione che mortificava la sete di giustizia delle vittime francesi che contro quegli stessi dirigenti hanno già ottenuto importanti risarcimenti in sede civile.
«Ma ora la Corte di Cassazione francese ha stabilito che il processo deve riprendere annullando la decisione della Corte d’Appello. Una grande vittoria, giudiziaria ma anche morale», conclude Alain Bobbio