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  • 08 maggio 2023
  • Casale Monferrato

Giovedì 11 maggio

Cambiamenti climatici: incontro con Guido Saracco

Al Teatro Municipale di Casale Monferrato

Giovedì 11 maggio dalle ore 10 alle 12, presso il Teatro Municipale di Casale Monferrato ci sarà un incontro con Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino e Direttore del Centro per le Tecnologie Future Sostenibili dell’Istituto Italiano di Tecnologia. L'iniziativa è organizzata dall’Aula delle due A: Amianto e Ambiente della rete ScuoleInsieme e dell’Afeva. 

Il relatore «si dedica, da decenni, alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per combattere i cambiamenti climatici. E sostiene che possiamo imparare dalla natura come combattere il riscaldamento globale. Tra i suoi libri: Chimica Verde 2.0 – impariamo dalla natura come combattere il riscaldamento globale- Zanichelli», spiegano i promotori. 

 «Oggi è sempre più difficile dubitare che sia in corso un veloce cambiamento climatico e che la causa sia anche e soprattutto l’uomo con le sue attività degli ultimi 200 anni, specie attraverso l’uso enorme della combustione delle fonti fossili, attraverso la deforestazione, lo sfruttamento eccessivo del terreno… che squilibrano l’effetto serra con la conseguenza di un aumento delle temperature del pianeta. L’effetto serra sta cambiando il volto del nostro pianeta attraverso fenomeni di ogni tipo e reazioni e fenomeni che hanno immediatamente implicazioni economiche e sociopolitiche. Gli effetti vicini di questa trasformazione sono evidenti in Piemonte, in Italia, nel Mediterraneo, anche in “casa nostra” nel Casalese. Per salvare l’umanità occorre in tempi determinati un equilibrio tra i gas serra che immettiamo in atmosfera e quelli che la natura può assorbire». 

 Da questa considerazione «da anni governi nazionale e internazionali, singoli individui, comunità dovrebbero scegliere come, attraverso una larga gamma di strumenti e di comportamenti, si raggiungano obiettivi certi e si pratichi una vera lotta al riscaldamento globale con fatti e non solo parole. Siamo in ritardo. Punto di riferimento per cosa bisognerebbe fare gli accordi di Parigi (dicembre 2015)». 

Al centro della discussione «l’energia con l’aumento dei consumi energetici, e la dominanza delle fonti di tipo fossile, e lo sviluppo (che deve muoversi più in fretta) delle tecnologie verdi. Come possono svilupparsi le tecnologie per essere più efficienti e più sostenibili. Bisogna guardare a settore per settore, a trasformazioni di infrastrutture, a passi diversi tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo, … tanti temi complessi e intrecciati che vanno analizzati e conosciuti. L’oratore avvisa che non esiste un’unica risposta al problema del riscaldamento globale e invita quindi a esaminare i pro e i contro delle possibili soluzioni e a idearne altre, uscendo dallo schematismo con cui spesso oggi nella politica e nell’informazione si parla di questi temi». 

Imitare la fotosintesi naturale, «sviluppare i biocombustibili… imitare la natura. Ma la tesi di Saracco con dati alla mano è che occorre fare come la natura, ma meglio della natura. Non ci servono solo processi produttivi più efficienti, o l’impiego di vettori energetici alternativi non più basati sul carbonio (elettrificazione, idrogeno). Servono processi fondati su energie rinnovabili che aiutano la Tera ti riconvertite rapidamente i rifiuti a base di carbonio in nuove materie prime». 

Tra i numerosi esempi Saracco spiega «con l’illustrazione di buone pratiche in corso e realizzate, che la ricerca di sistemi produttivi circolare, dove ogni prodotto di scarto diventa la materia prima di un altro, è un passaggio epocale che archivia il vecchio modo di produrre. Per arrivare dove? Ad esempio, tra qualche decennio all’elettricità totalmente prodotta da fonti rinnovabili, utili anche per erogazioni di servizi come la mobilità urbana». 

Impareremo anche a fare della CO2 (principale gas serra) «una materia prima, riuscendo a prevenire l’ingresso in atmosfera e al tempo stesso trasformandola in prodotti che sostituiscano quelli di origine fossile. Il diossido di carbonio può essere catturato e purificato, attraverso vari processi in sviluppo (vedi cementifici grandi produttori). Si sta rivoluzionando l’auto. ecc. ecc». 

«Allora si arriva a parlare di fotosintesi artificiale, dello sviluppo di nuovi materiali e prodotti di celle fotovoltaiche, di microrganismi e l’ingegneria metabolica, di energia e prodotti rinnovabili dai rifiuti (cioè valorizzare tutto!) , di bioraffinerie, di compost, di nuovi materiali, lo stoccaggio dell’energia, le batterie, l’idrogeno,… Tutti devono conoscere questi aspetti e questi traguardi qualsiasi formazione di base abbia, perché l’incoronazione genera solo paure e angoscia. Non esiste un’unica innovazione in grado di risolvere il problema complesso e urgente dei cambiamenti climatici».


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