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Amianto, la voce degli artisti. Domenica si replica Fiori bianchi, il 2 e 3 va in scena Malapolvere

La rappresentazione scenica della vicenda amianto in ormai più di uno «spettacolo» è divenuta - anch’essa - un tassello fondamentale per diffondere una maggiore consapevolezza su questo nemico invisibile che speculatori senza scrupoli hanno portato nelle nostre strade, nelle nostre case, nella nostra vita. Sì, perché l’amianto è ovunque: tetti, tubazioni, materiali isolanti. C’era nelle auto, nei treni, negli aerei, nei tessuti... Erano circa 3000 i prodotti in cui veniva utilizzato e i massimi dirigenti dell’Eternit - ancora a metà degli anni Ottanta - in un estremo tentativo di difendere il proprio business, si sperticavano pubblicamente in elogi sulla micidiale crocidolite (l’amianto blu) per evitarne la messa al bando da parte della CEE, sottolineando che l’uomo senza amianto - simbolo dello stesso progresso! - sarebbe tornato praticamente all’età della pietra. Spietate e mortali buffonate! Milioni di tonnellate di amianto restano tutt’oggi da eliminare dall’ambiente nel quale tutti viviamo, sogniamo, respiriamo. Proprio per questo tutte le voci che possono far capire quanto sia importante prestare attenzione e attivarsi per la bonifica, la ricerca e la giustizia - le tre parole cardine della decennale lotta dell’Afeva e di tutte le vittime - sono una risorsa preziosa. Preziosissima. A Terruggia la scelta del sindaco Giovanni Bellistri con la rassegna «Scienza & Teatro» è stata quella di unire due forme di conoscenza quella scientifica e quella più intuitiva ed emozionale della rappresentazione - appunto - e nei giorni scorsi la “puntata” della rassegna ha affontato il tema non solo con medici e ricercatori ma anche con lo spettacolo RequieSpes che vede in scena i giovani e giovanissimi dell’Opera dei Ragazzi di Erika Patrucco. Il tema scientifico è stato affidato a Daniela De Giovanni (Hospice), a Irma Dianzani responsabile del Laboratorio di Patologia Genetica del Dipartimento Scienze Mediche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e a Elisa Roca, medico chirurgo e ricercatrice nell’ambito sul mesotelioma pleurico, ma anche segretaria del comitato scientifico della Fondazione Buzzi-Unicem. La Fondazione Buzzi da un decennio è la realtà più attiva sul fronte della ricerca e insiste da anni sull’esigenza di puntare anche e proprio sulla ricerca traslazionale, che mette a frutto nel medio breve termine a livello clinico-terapeutico le conoscenze scientifiche più avanzate. “Fiori bianchi” e “Malapolvere”, da non perdere Venerdì scorso invece al salone Tartara è stato il Teatro della Nebbia a portare in scena “Fiori bianchi” spettacolo bellissimo, profondo, documentato, dolce e commovente, nel quale dolore e speranza trovano sintesi ed equilibrio. Domenica 28 alle 14,30 si replica alla Casa di Riposo. Chi non lo ha visto ci vada, non se ne pentirà. Infine giovedì 2 arriva (finalmente!) a Casale lo spettacolo di Laura Curino “Malapolvere” (ispirato al libro di Silvana Mossano, come anche Fiori Bianchi). Ancora un po’ di biglietti sono disponibili (per le prevendite vedi il servizio sopra), ma Casale deve fare il tutto esaurito. Repliche per le scuole il 3 mattino (biglietto 4 euro).

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Stefania Lingua

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