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A 100 anni dallo storico sorvolo

La rievocazione del "Volo su Vienna" compiuto da D'Annunzio e Palli il 9 agosto 1918

A 100 anni dall'impresa della squadriglia "Serenissima", due piccoli velivoli dell’Aeroclub Palli compiono nuovamente il sorvolo della capitale austriaca

Sono felicemente atterrati a Casale alle 18.15 di venerdì 10 agosto i due velivoli dell’Aeroclub Palli di ritorno dalla rievocazione dello storico “Volo su Vienna” compiuto da Palli e D’Annunzio il 9 agosto di cento anni fa. La delegazione casalese sui due Piper era composta da Sandro Deambrosis, Stefano Bragato, Edoardo Cappa, Teresio Clemente, Luigi Angelino, Dionigi Roggero, Valeria Olivieri e Letizia Babando.

I due aerei sono decollati mercoledì alle 16.30; dopo un’ora e mezza di volo, con qualche scossone a causa delle termiche sui Monti Euganei, atterraggio all’aeroporto “Gino Allegri” di Padova. Poco dopo atterrano gli aerei provenienti da Pescara, con Eugenio Sirolli, il presidente di Fly Story e organizzatore della storica iniziativa, unica nel suo genere in Italia. Da Novara arriva anche un piccolo aereo pilotato da Luca Finzi, nipote di uno dei piloti del volo.

Sul piazzale, cerimoniere il presidente del Consorzio Aeronautico Roberto Carfagna, alla presenza di autorità civili e militari, tra cui l’assessore comunale Cristina Piva e il consigliere provinciale Elisa Venturini, è stata ribadita l’importanza della iniziativa storica in tempo di pace. In rappresentanza delle istituzioni monferrine e della delegazione del FAI hanno preso la parola Olivieri e Roggero. È seguito il trasferimento in un altro luogo doppiamente storico: il castello di San Pelagio, sede della pattuglia della “Serenissima”, e luogo di partenza del volo. Ha portato il suo saluto nella “Sala Baracca” la contessa Ricciarda Avesani, proprietaria del castello, alla quale Sirolli ha donato il numero uno dell’incisione (artista Laura Rossi), raffigurante le torri di Casale, Pescara e Vienna, da cui è stata tratta la cartolina ufficiale del volo. Sono seguiti altri doni: la Guida del Monferrato, la fiaschetta del pilota realizzata dalla Magnoberta e i krumiri Rossi di Portinaro. Ai piloti di Pescara e Casale è stato consegnato dal capodelagazione casalese FAI (tra gli sponsor) Dionigi Roggero un attestato di merito “per la valorizzazione dei luoghi natali di Palli e D’Annunzio”. Alla cerimonia ha sventolato la bandiera tricolore in ricordo del pilota Mauro Ghislieri (scomparso in un incidente aviatorio a Biella), che con il casalese Mauro Brunetti ha compiuto la trasvolata atlantica su un Piper. Altri regali per tutti da Francesco Mutignani, presidente dell’Associazione Balbino Del Nunzio.

Si raggiunge poi la celebre “Sala dei Piloti” (aperta dalla signora Liliana Vanzan) dove le cere degli 11 piloti della Serenissima seduti intorno al tavolo nella notte hanno pianificato il volo; viene aperta per l’occasione e per una foto ricordo.

Il giorno dell’anniversario, partenza mentre si alza il sole dall’aeroporto di Padova, aperto per noi, i due velivoli di Casale staccano  le ruote esattamente alle 6.45 per Vienna Neustadt.

Per evitare le cime più alte delleALpi Giulie l’aereo fa quota fino a 9 mila piedi, alle 7.50 siamo già a Klagenfurt e scendiamo velocemente sull’aeroporto austriaco, dove atterriamo esattamente due ore dopo, alle 8.45. Superate alcune difficoltà burocratiche, partiamo per la storica rievocazione, alle 11.20.

Poche decine di minuti per sorvolare i boschi viennesi fino al Danubio che si divide in due rami, c’è un po’ di foschia e voliamo tra le alte torri cittadine. Siamo affiancati, da un elicottero con la scritta “Polizei” che ha nella parte anteriore una telecamera che ci riprende, meglio di una mitragliatrice. Ci lascia quando siamo al confine della città per tornare a Neustadt.

Ancoraggio degli aerei, navetta per l’elegante hotel a Vienna, nei pressi di Schoenbrunn. Veloce trasferimento, nella zona delle ambasciate, per un incontro programmato da Cappa con l’ambasciatore italiano, che a sua volta aveva delegato a riceverci il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura; avviene un incontro informale in cui si parla soprattutto di una eventuale promozione turistica del Monferrato, doppio sito Unesco. C’è tempo per una visita turistica della città, a partire dai giardini con laghetto e statue dimusicisti famosi alla  Cattedrale di Santo Stefano. Ritorno in hotel, approfittando della velocissima metropolitana.

Il giorno successivo, dopo un lungo studio delle previsioni meteo (avverse su mezza Europa), il decollo alle ore 11.35, verso l’Italia. Il sorvolo delle Alpi in mezzo alle nuvole, è facilitato dall’esperienza dei piloti e dall’avionica del velivolo (PA 28 Arrow). Scendiamo a Venezia Lido, aeroporto “dannunziano” Nicelli, simpaticamente accolti da un calice di Prosecco, offerto dalla graziosa Camilla. Pranzo davanti allo sky line di Venezia e ripartenza per Casale, atterraggio e trasferimento (in auto...) per l’ultima significativa foto davanti alla facciata del Liceo (piazza Castello), col ricordo dei fratelli Palli, risistemata in tempo di record dalla provincia di Alessandria.

Molto soddisfatto Sandro Deambrosis: «Come vicepresidente dell'Aeroclub Palli non posso che sottolineare gli aspetti positivi del volo di pace nel corso del quale abbiamo sempre rimarcato l'importanza del Monferrato. Questo terzo remake ha ulteriormente rinsaldato i già forti legami tra le città dannunziane di Casale e Pescara».

PER SAPERNE DI PIU'. Della flotta verso Vienna facevano parte anche  due velivoli di Pescara con Eugenio Sirolli, Giuseppe Failla, Emanuele Boccongelli, Carlo Zuccarini, Renato Sisofo, Eraldo Marozzi, uno da Barcellona (sotto l'egida di Fly Story Pescara) con Fiorenzo Ambrogio e Sergio Ambrogio  e uno da Novara con Luca Finzi (nipote di un pilota del Volo su Vienna) e Lorenzo Castaldi.

Storia e fiatelia: da Casale sono state predisposte due cartoline, una con le incisioni di Laura Rossi (torri di Pescara, Casale e Vienna) e (a cura del Circolo Filatelico grazie al presidente M. Cravino) una riproducente il manifestino lanciato cento anni fa su Vienna (con firma di D’Annunzio). Cravino ha anche predisposto un bel cachet oblungo. Annulli filatelici il 9 a Pescara (la patria del Vate) presso l’Aurum di largo Gardone Riviera, l’altro nel Castello di San Pelagio (a cura dell’associazione Del Nunzio) da dove partì la la Serenissima per il Volo Su Vienna.


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