Il premio dell’Onu alla rete “Scuole insieme, per fare memoria e costruire il futuro”
Le Nazioni Unite premieranno le scuole di Casale Monferrato. La dedizione, la passione e l’intelligenza che studenti e professori hanno messo in campo per la creazione di un sapere legato alla dannosità dell’amianto e alla creazione di un avvenire più sicuro, hanno permesso alla rete “Scuole insieme, per fare memoria e costruire il futuro” di ricevere una menzione d’onore dall’Onu. La premiazione avverrà lunedì 2 settembre a Ginevra alla presenza del premio Nobel per la pace Michail Gorbacëv e verrà conferita dalla Green Cross International. Una notizia accolta con grande gioia (e un po’ di stupore) dal capofila del progetto e preside dell’Istituto Negri, Riccardo Rota: «Un premio meritatissimo da tutto il nostro territorio. Sono felicissimo perché questo è un percorso molto significativo per la città, per le scuole, per Afeva e per gli enti locali».
«Questa riconoscenza - spiega Rota - premia in maniera visibile l’impegno concreto delle famiglie e valorizza il percorso educativo pieno di senso e significato che ha coinvolto anche chi, in prima persona, da anni è impegnato nella lotta all’amianto». Un ammirabile esempio è quello della presidente di Afeva, Romana Blasotti Pavesi, “la” Romana: «Che bella notizia! Mi sento veramente felice. Ho visto in questi ragazzi un’attenzione grande e una voglia di partecipazione che li fa sembrare adulti. Ripongo una forte speranza in questi giovani: saranno molto più preparati della mia generazione a difendere i diritti della nostra vita. Questo percorso rimarrà in loro. Onore a questi studenti!». «Il premio - ha concluso Rota - è anche il coronamento di una strada di crescita percorsa “insieme” alla nostra comunità e rappresenta un vero passaggio di testimone dalla vecchia alla nuova generazione: un passaggio di impegno e responsabilità. È la prova che abbiamo lasciato il segno anche al di là del nostro territorio. Ora, l’obiettivo della rete è di coinvolgere in questo percorso anche altre realtà scolastiche».