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Triathlon
Il casalese Mazzucco tra i migliori italiani all’Ironman 70.3 Venice-Jesolo

Da quando ha iniziato a praticare Triathlon, il casalese Edoardo Mazzucco (classe 2000) ha messo nel mirino la gara principe della specialità: l’Ironman. «Sono sempre stato attratto dagli sport endurance fin da piccolo, praticando a livello agonistico corsa, nuoto e ciclismo. Quindi, da alcuni anni, ho deciso di provare a mettere insieme le mie caratteristiche e abilità e di cimentarmi con il triathlon».
Dopo svariati podi e top ten durante questo 2022, il momento per cimentarsi con l’Ironman era giunto: la tappa di Jesolo del circuito Ironman Italy (che comprende anche gli eventi di Cervia e Sardegna) di domenica 9 ottobre sembrava stesse solo aspettando finalmente di abbracciarlo. Circa 1400 atleti provenienti da 80 nazioni differenti, molti con lunga esperienza alle spalle e definiti come PRO, gli altri come Age Group.
Le distanze erano quelle dell’Ironman 70.3 (la versione dimezzata dell’Ironman più duro): 1.9 km a nuoto, 90 km in bicicletta e infine la mezza maratona di 21 km – il nome deriva dal fatto che le distanze delle tre prove misurate in miglia danno come somma proprio 70.3.
Partenza alle ore 8,07 con la prova di nuoto, che vede Mazzucco restare in equilibrio tra i migliori 40 e sfoderare un’ottima gara, per poi montare subito in sella alla sua bici da crono e lanciarsi lungo i 90 km tra le campagne dell'entroterra jesolano.
«Essendo uscito bene dall’acqua, mi sono lasciato dietro molti atleti specialisti della bicicletta (come spesso mi era capitato nelle gare passate) e così, quando sono stato da loro raggiunto, li ho presi come punto di riferimento per mantenere ritmo e andatura giusti, completando i 90 km in 2 ore 14 minuti, con 40,5 km/h di media. Ma la prestazione migliore l’ho fatta nella prova a piedi (il mio punto di forza), dove ho coperto i 21 km del percorso in 1 ora e 17 minuti, grazie ad un ottimo passo medio che sono riuscito a mantenere durante tutta la gara».
Il tempo e la classifica finale del casalese sono più che lusinghieri per un debuttante: tagliato il traguardo in 4 ore, 3 minuti e 10 secondi, con una classifica che recita 37° posto assoluto, 9° italiano, 2° di categoria e 5° tra gli Age Group. «A parte il podio e la top ten nelle classifiche minori, mi rende orgoglioso anche la 37° piazza assoluta, perché indica che sono riuscito a far meglio di molti atleti esperti, considerati come PRO. Era la mia prima esperienza, francamente non potevo immaginarmela più bella. Ora continuerò a lavorare per migliorarmi e già mi stuzzica l’idea di partecipare un domani all’Ironman estremo, con le distanze doppie rispetto a quelle della versione 70.3».