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  • 28 luglio 2018
  • San Giorgio Monferrato

In Monferrato

La nuova vita del castello di S. Giorgio: Spa e ristorazione con chef stellati

Hotel, ristoranti, centro benessere: una trilogia di proposte che saranno tradotte in realtà entro i prossimi due anni.

Una struttura ricettiva alberghiera e di ristorazione d’élite destinata ad una clientela facoltosa sarà realizzata nel Castello di San Giorgio, nell’ala del maniero che guarda a settentrione, in direzione della Paltra. Hotel, ristoranti, centro benessere: una trilogia di proposte che saranno tradotte in realtà entro i prossimi due anni.

Artefici della realizzazione Silvia Sassone, pubblicitaria casalese con sede operativa a Milano, e il marito italo-argentino Orazio Mucci i quali hanno rilevato l’ala riguardante il ristorante del castello. Il maniero è invece di proprietà degli eredi della famiglia dell’antiquario Orlando Crotti che, in occasione della rassegna enoica di settembre “Quattro passi tra i nostri vini”, apre il parco per le visite guidate, le degustazioni e gli eventi legati alla musica.

L’agenzia della Sassone - la SpoonGroup - opera nel mondo del design, dell’architettura, nel lifestyle e nel food internazionale con l’apporto di chef pluristellati, gli stessi che, a lavori conclusi, dirigeranno la ristorazione al castello. Tra questi, Massimo Bottura. L’agenzia, in passato, ha lavorato con la Century Fox, Paramount, Leroy Merlin, Toshiba, Nintendo, Disney, Candy, Pirelli.

Come si articola il progetto? «Sarà sicuramente innovativo per il Monferrato, in una dimora storica di charme rivolta ad un target di alta levatura. Sono previsti un albergo con una ventina di camere, una struttura ricettiva di alto livello, un bistrot che, pur essendo anch’esso di livello, è un po’ più economico, una spa disposta su tre piani che troverà spazio nel bosco del parco. Il nostro obiettivo è quello di attrarre visitatori dall’estero. Lavoreremo con una ristorazione d’élite. Al recente Salone del Mobile di Milano, abbiamo organizzato per la Grundig una ristorazione con otto grandi chef tra i quali Bottura». Tra gli obiettivi dei proprietari figurano anche la lotta allo spreco alimentare, la solidarietà e l’impiego di prodotti alimentari del territorio.

L’intera struttura si articola su duemila metri quadrati con il progetto iniziale che è stato ampliato del 20%. C’è anche l’obiettivo di tutelare il verde del parco salvaguardando le piante più datate e la creazione di un orto botanico. Quando sarà pronto? «Vorremmo dire per l’agosto del 2019 ma credo che ci vorrà di più per completare il restilyng della struttura».

Nel frattempo stanno arrivandi i permessi, le autorizzazioni, i nulla osta necessari per la ristrutturazione dell’edificio che si staglia su una rocca tufacea dietro il palazzo municipale e piazza don Guglielmo Caprioglio, quella della chiesa parrocchiale recentemente ristrutturata.


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Marco Imarisio

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