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Giornata della Memoria

Giardini della stazione: lunedì 27 l’intitolazione al preside Raffaele Jaffe

Una porzione di area verde vicino a viale L. Bistolfi

Lunedì 27 gennaio, giorno in cui si celebra la Giornata della Memoria, viene intitolata una parte dei giardini della stazione a Raffaele Jaffe, preside degli istituti ‘Lanza’ e ‘Leardi’ e fondatore del Casale Fbc, deportato e scomparso il 6 agosto 1944 ad Auschwitz. Nello specifico, il programma prevede, alle 10.30, in via Alessandria la deposizione di una corona di alloro in omaggio alle vittime della Shoah alla targa – monumento in prossimità del cardine su cui appoggiava il cancello del ghetto. Alle 11.30 il trasferimento ai Giardini della stazione per la cerimonia di intitolazione di parte dei giardini a Raffaele Jaffe – Dirigente Sportivo, fondatore del Foot-Ball Club Casale e Preside degli Istituti Lanza e Leardi di Casale Monferrato. Raffaele Jaffe nasce a Asti da una famiglia ebraica, il figlio di Leone Jaffe e Debora Foa.Laureato in scienza naturali e chimica, fu insegnante all’Istituto Tecnico Leardi di Casale Monferrato, di cui divenne successivamente preside. Nel 1909, partendo proprio da una riunione tenuta all’interno dell’istituto in cui era professore, fu il promotore e il fondatore del Football Club Casale.

Siamo ad ottobre del 1909: il prof. Raffaele Jaffe dell’Istituto Tecnico Leardi di Casale Monferrato mentre torna da una passeggiata incontra sul ponte del Po alcuni suoi studenti che si stanno recando a Caresana per una partita di calcio. Convinto dai ragazzi si unisce alla comitiva ed assiste alla gara che lo entusiasma talmente tanto da proporre ai fratelli Cavasonza e Gallina di rifondare la vecchia Robur nata nel 1904 e da poco tempo disciolta.

Dopo alcune partitelle preparatorie il 17 dicembre del 1909 nell’Aula 1 dell’Istituto Tecnico Leardi alle ore 17,15, all’assemblea a cui prese parte anche il Preside, viene fondata una squadra con l’esplicito intento di contrapporsi alla Pro Vercelli, che in quegli anni dominava il calcio italiano. Nel 1927 sposò una ragazza cattolica e maturò la sua conversione dalla fede ebraica a quella cattolica. Nel 1937 fu anche battezzato, ma non gli bastò per sfuggire alle leggi razziali del regime fascista. Fu arrestato dalla milizia fascista il 16 febbraio 1944 durante una delle retate che sconvolsero in quel mese la cittadinanza di Casale Monferrato. Rimase cinque mesi bloccato al campo di Fossoli in quanto la sua situazione era ambigua visto che per le leggi italiane, trattandosi di convertito, non avrebbe dovuto essere deportato. La legge tedesca diceva però diversamente ed il 2 agosto iniziò il tragitto che lo avrebbe portato a morire nelle camere a gas il giorno stesso del suo arrivo al campo di Auschwitz il 6 agosto 1944.

Nell'immagine Raffaele Jaffe disegnato da Max Ramezzana


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Rebecca Robione

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