Centro per smaltimento Raee, ora tocca alle aziende
di a.m.
«Scadrà il prossimo 30 giugno il termine per presentare, da parte delle aziende interessate, la manifestazione d’interesse per la realizzazione di un impianto di recupero di Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) a Casale Monferrato».
Questo è quanto si legge in un comunicato stampa diramato nei giorni scorsi dal Comune di Casale. L’idea di creare sul nostro territorio un centro di smaltimento specifico per apparecchi elettronici ed elettrici in particolar modo di elettrodomestici refrigeranti è nata nei mesi scorsi tramite una serie di incotri tra il Comune e la società consortile Lamoro che a questo proposito hanno creato un business plan.
Dal business plan al lavoro
«Dopo l’attento lavoro svolto nei mesi scorsi per la stesura del business plan -si legge nel comunicato del Comune- è giunto ora il momento di passare alla fase successiva del progetto: individuare l’investitore o gli investitori che scommettano su un impianto Raee nella nostra città, avendo come presupposto la possibilità di coprire un territorio molto ampio, che andrebbe dalla Valle d’Aosta fino al nord della Toscana».
Secondo l’amministrazione comunale la nostra città «potrà offrire all’azienda che investirà in questo progetto alcune peculiarità molto positive: localizzazione dell’impianto in vicinanza con l’autostrada, la presenza di aziende del freddo che potrebbero avere interessi diretti per creare una filiera di recupero dei rifiuti e la possibilità di accedere ad interessanti finanziamenti regionali».
I primi contatti
Nelle scorse settimane il Comune ha inviato ad una serie di società che hanno manifestato l’interesse di investire in un progetto simile e alle diverse camere di commercio, il business plan redatto e tutta la documentazione per poter partecipare alla realizzazione dell’impianto.
«C’è un consorzio con il quale stiamo trattando -spiega il sindaco di Casale Giorgio Demezzi- è Raecycle una ditta che ha già realizzato alcuni impianti di questo tipo ma soprattutto conosce alcuni possibili fonti sul territorio con le quali alimentare l’impianto».
Ma per quale motivo dovremmo avere bisogno di un centro di smaltimento di questo genere? «Non ci sono impianti come questo in Piemonte e nemmeno in Liguria e potrebbe servire anche parte della Lombardia». E una volta consegnate le domande chi e come deciderà a chi affidare il lavoro? «Il Comune con Lamoro -spiega il sindaco- esamineranno nel dettaglio le proposte e ricercheranno anche fonti di finanziamento. Qualcosa potrebbe arrivare anche dalla Regione con i piani territoriali integrati».
Il Progetto e Lamoro
La società consortile Langhe Monferrato Roero di Asti (Lamoro), di cui il Comune di Casale è socia, è risultata beneficiaria di un finanziamento per il progetto di cooperazione territoriale europea “Hidden- Innovation Initiatives for SMEs” il cui obiettivo è la promozione di idee e strumenti per l’innovazione nel metodo organizzativo e di marketing in ambito interterritoriale. Il progetto si inserisce all’interno del Programma “MED” (2007-2013) finanziato dall’Unione Europea. Il programma mira a promuovere la competitività, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile dell’area del Mediterraneo, al fine di assicurare la crescita economica e di creare nuove opportunità di impiego all’interno dei Paesi coinvolti: Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Malta, Cipro, oltre che Slovenia, Gibilterra e, ovviamente, l’Italia. «La Società Consortile Lamoro -spiega il comunicato- ha desiderato coinvolgere il Comune di Casale ritenendo che, trattandosi di un progetto legato allo sviluppo di idee imprenditoriali ed alla creazione di innovazione ed eccellenza territoriale, il “distretto del freddo” fosse uno dei migliori esempi presenti nel nostro territorio. Su proposta della Società Consortile Langhe Monferrato Roero, il Comune di Casale Monferrato ha quindi aderito formalmente al Progetto “HIDDEN” con delibera di Giunta del 12 Ottobre 2010».