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  • 30 maggio 2021
  • Casale Monferrato

Istituto Superiore Leardi

“I futuri geometri progettano l’accessibilità”

Un progetto tutto al femminile

Roberta Biglia, Irene Ferro, Linda Negri

Un progetto tutto al femminile, quello ideato da Roberta Biglia, Irene Ferro, Linda Negri e Angelica Acampora della 5aA Costruzioni Ambiente e Territorio dell’Istituto per l’Istruzione Superiore Leardi, per il Concorso Nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”.

Il Concorso, giunto alla IX edizione, è organizzato da Fiaba Onlus e dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, per permettere ai futuri “geometri”, di realizzare un progetto volto ad abbattere le barriere architettoniche nel costruito o ex novo.

“Il concetto alla base del progetto sta nella nozione trasversale di accessibilità, da intendere in senso progettuale e non solo”, spiegano le giovani; “le tavole realizzate sono la fusione di proposte di intervento architettonico a disegno tecnico, con ritagli di giornali che riportano interventi di riqualificazione edilizia. Il termine accessibile, infatti, è stato altresì inteso come “comprensibile” anche ai non addetti ai lavori: non solo eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche di ostacoli per poter fruire in modo più profondo dell’architettura che ci circonda».

 “Nella progettazione dell’architettura moderna”, spiega il referente prof Alberto Olmo, “la tendenza prevalente si muove, sempre più, nella totale accessibilità degli edifici, privi di ogni forma di barriera architettonica, rispetto all’adattabilità del patrimonio edilizio esistente, ovvero a quegli interventi che, con rampe o elevatori meccanici, permettono la fruizione degli spazi anche alle persone con disabilità e/o famiglie con bambini in nei passeggini. Nel programma di quinta, il tema dell’accessibilità è un argomento che viene trattato in maniera molto dettagliata e, pertanto, il progetto ha permesso alle partecipanti di approfondire conoscenze e competenze professionalizzanti rilevanti, nonché di riflettere su valori civici, quali l’inclusione di tutti i cittadini e il contrasto all’abilismo”.

Così, le tre studentesse: “nella realizzazione del progetto abbiamo coniugato le potenzialità delle tecnologie dei laboratori d’Istituto ad un approccio più artigianale; le tavole, infatti, sono per gran parte frutto di disegno a mano, di applicazioni cartacee e di un saper fare concreto, senza, tuttavia, rinunciare alla ricerca di ispirazioni sul web e alle soluzioni offerte delle strumentazioni più sofisticate”.  

I progetti vincitori verranno annunciati agli inizi di giugno. “A prescindere dall’esito” apprezzano dal Lardi, “il progetto testimonia che le STEM (le discipline scientifiche e matematiche) non sono solo all’appannaggio maschile”.


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