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Sabato 5 marzo
Si apre “Donna in arte” alla Cappella del Castello di Casale
Diverse le mostre nel weekend
Ritorna “Donna in Arte”, appuntamento curato dal Circolo Culturale Piero Ravasenga che giunge a contare ben ventiquattro edizioni. La collettiva, che si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale, si inaugurerà sabato 5 marzo alle ore 17 e resterà aperta nella ex cappella del Castello fino a domenica 13 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Questo l’elenco delle espositrici: Arjuna Manu, Marisa Bagnera, Antonietta Cerchio, Simona Cici, Laura Colombo, Giuliana D’Adda, Giovanna Defrancisci, Luciana Ferraris, Rita Foltran, Carla Gamba, Raffaella Marotto, Maria Pelizzaro, Nicoletta Peruggia, Fernanda Pessina, Maria Rosa Roggero, Guglielmina Scagliotti, Patrizia Silvano, Maria Pia Talio. Dal lontano 1998, il Circolo presieduto da Ivaldo Carelli ha pensato di ricordare l’8 marzo lasciando che siano le donne artiste del “Ravasenga”a farsi protagoniste
Al Castello di Casale
Si conclude domenica 6 marzo alle 19 alla Chagall al secondo piano del Castello la mostra “A rebours” degli artisti Gianni Rustico e Romano Demichelis, curata dal presidente della Consulta cultura Marco Garione, una mostra particolare che parte dai lontani anni Settanta per raggiungere il nostro decennio. Lo ha spiegato bene il critico Pesce alla inaugurazione.
Continua ad accogliere molti visitatori, la mostra “Carnevale nell’Arte” a cura di Cecilia Prete, allestita alla Manica Lunga del Castello. L’esposizione è il primo frutto del progetto volto a catalogare, digitalizzare e promuovere il lascito delle opere dell’artista Rodolfo Soldi, conosciuto come “Il pittore dei clown”.
Nel percorso di visita, una selezione di venti opere di questo autore, dialoga con ottanta quadri creati ad hoc dagli iscritti al progetto della sua catalogazione, indetto dal CPIA “A. Manzi”, sui soggetti della festa più allegra dell’anno. Ad iniziare da Catlinin e Gipin, le maschere tradizionali della città; seguite dall’oggetto “maschera” inteso come manufatto artistico ed elemento compositivo simbolico e dalla figura carismatica del Giullare che rappresenta al meglio, la personalità istrionica di Soldi. Si prosegue con la Commedia dell’Arte: Arlecchino, Pierrot e Pulcinella e poi la citazione di Pinocchio. Le opere di Soldi sono dunque spunto, per approfondire un patrimonio culturale italiano, spesso sottovalutato e non più indagato oltre l’infanzia. Quell’infanzia dal quale lui attinse per esprimere la sua creatività, usando un linguaggio diretto, spontaneo, dove pasticci, scarabocchi e caricature diventano punti fermi.
Le opere sono state create da: Viviana Arengi, Gabriella Bauce, Loreta Bencich, Luisella Cabrino, Carlotta Demichelis, Giovanna Ferrando, Luigina Genovese, Vanessa Marinaro, Silvana Nosengo, Giovanna Rossi e Guglielmina Scagliotti. La mostra sarà visibile ancora sabato 5 e domenica 6 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
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