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  • 04 agosto 2023
  • Calliano

Tamburello Serie A

Domenica 6 agosto a Calliano la finale scudetto del Muro

Lo sferisterio di Calliano, sede della finale di Serie A (foto P.G. Bollo)

La dea bendata, ben ispirata, ha assecondato i desideri del movimento tamburellistico assegnando la finale scudetto a Calliano Monferrato. Annuisce Enrico Bacchiella, memoria storica del muro: «A Montemagno il Grazzano avrebbe avuto agevolmente il sopravvento, mentre così si assisterà a una finale combattuta tutta da gustare». Rassegnati con fair play a Montemagno nella festa di presentazione della finale e della Coppa Italia, pur consolandosi con il gradimento del campo di piazza Umberto I di due dei protagonisti più attesi, i mezzovolo Luca Tibaldero ed Elia Volpe, il primo per ragioni tecniche e il secondo per quelle affettive, essendo il suo paese dove ha mosso i primi passi ed è cresciuto prima della consacrazione a Grazzano.

La finale più giusta per quanto si è visto quest’anno, la più attesa con 10 grandi interpreti in cam-po e la più nobile con 20 scudetti vinti (13 il Grazzano e 7 il Vignale). Quest’ultimi sono alla ricerca di un tris finora mai riuscito, mentre il Grazzano, favorito, non vince dal 2019: per loro un’eternità. È la partita dell’anno secondo il presidente federale Edo Facchetti, con record di presenze e di incas-so (ingresso 10 euro). Con lui in tribuna d’onore Aldo “Cerot” Marello, prontamente ristabilitosi dal malore accusato durante un concerto a Viarigi, ma sono attese oltre un migliaio di persone anche da fuori regione e la macchina organizzativa guidata dal sindaco Paolo Belluardo, con i volontari e la Pro loco, si è già messa in moto per curare la logistica e l’accoglienza con un servizio ristoro presente all’interno del campo. Soddisfatto il primo cittadino: «Sarà una grande vetrina promozionale per il paese nel cuore del Monferrato e tanti potranno vedere di persona gli sforzi profusi per renderlo ancora più bello e accogliente». Per chi non potrà essere presente, la partita sarà trasmessa in streaming sulla pagina facebook Il Tambass.

È la sesta finale in piazza del palio a Calliano, ma l’ultima risale al 1989 con le critiche sul terreno di gioco di uno sconsolato Franco Capusso. Per gli amanti delle statistiche una vittoria a testa: Vignale nel 1984 e Grazzano 1985. Ora il fondo è stato recentemente migliorato così come il muro d’ap-poggio ricevendo i complimenti dei protagonisti. «Siamo una squadra da terra battuta, ma il campo largo e il muro alto ci aggradano e sarebbe meraviglioso centrare il terzo consecutivo; comunque vada, non sarà la fine di un ciclo», interviene Renzo Morando alla prima finale da tecnico vignalese ma da anni all’interno della società con consigliere speciale Sergio Deevasis che di finali ne ha vissute tante. Samuel Valle è l’uomo da finali, mentre Guglielmo Ulla vuole riscattare la delusione del 2015. L’unica paura è il gran caldo, non l’aspetto emotivo con tutti giocatori abituati a grandi palcoscenici e decisivo sarà partire bene. È carico Alessandro Redoglia, presidente del Grazzano: in paese non si parla d’altro e la società ha lavorato bene con atleti eccezionali e avere disputato recentemente due partite molto tirate contro il coriaceo Calliano Fassa è stato un allenamento ec-cezionale. Maurizio Marletto vuole chiudere in bellezza. Alla guida tecnica concretezza e serenità di Fabiano Penna più Fulvio Natta, bravo a leggere la gara.