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Cinque atti in novanta minuti
Ottavia e Nerone a Moncalvo
Le oscure manovre della seconda moglie dell’imperatore

“Nerone è un bambino psicologicamente disturbato che vive in un luna park tragico ”. A sintetizzare così l’opera teatrale di Vittorio Alfieri, “Ottavia e Nerone”, andata in scena domenica scorsa, 24 febbraio, al Teatro civico di Moncalvo, è Marco Viecca, regista e interprete di Nerone.
Cinque atti in novanta minuti, prodotti dalla Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro, durante i quali è raccontata la tragica vicenda di Ottavia (Chiara Buratti), moglie di Nerone, da lui ripudiata, bandita da Roma, e poi richiamata a corte per discolparsi dalla falsa accusa di adulterio. Le oscure manovre della seconda moglie dell’imperatore, Poppea (Daniela Placci) e del ministro Tigellino (Diego Coscia) portano alla condanna Ottavia la quale si uccide con il veleno sottratto a Seneca (Valentina Veratrini), precettore di Nerone.
l'intervista al regista su "Il Monferrato" di martedì 26 febbraio
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