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  • 29 settembre 2011
  • Conzano

Conzano: arrestato l'uomo che ha incendiato la sua casa

Deve la vita all’anziano padre, alla sorella e ai Carabinieri di Occimiano, Giannino Vendramini, il 54enne di Conzano che lunedì pomeriggio ha appiccato il fuoco alla propria abitazione rischiando poi di morire all’interno. Un gesto sconsiderato che gli è anche costato l’arresto con l’accusa di incendio doloso e danneggiamento. Il fatto era avvenuto verso le 15 in via Mezzavilla, nel centro storico del paese, in un alloggio situato al primo piano di una palazzina di edilizia popolare di proprietà dell’ATC. Vendramini, probabilmente in un momento di sconforto, ha appiccato il fuoco ad alcune suppellettili nella cameretta delle figlie, forse utilizzando della benzina. Nella zona è stato subito avvertito un odore acre e il fumo ha cominciato ad uscire dalle finestre. Alcune persone che abitano nei pressi della palazzina hanno chiamano i soccorsi. Ma prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e del 118, giungono l’anziano padre di Vendramini, che porta lo stesso nome del figlio, e una sorella: insieme salgono nell’alloggio del congiunto il quale è steso a terra nel disimpegno dell’appartamento, semisvenuto. Visto che non c’è verso di rimetterlo in piedi, lo afferrano per i polsi e così riescono a trascinarlo sul pianerottolo. Intanto la sorella, a causa del fumo inalato e in parte per lo sforzo, si sente mancare. A questo punto l’anziano padre - un uomo di oltre 80 anni ma ancora dotato di stazza robusta - si carica il figlio sulle spalle e riesce a scendere la prima rampa di scale. In quel momento entrano nella palazzina i Carabinieri di Occimiano: il maresciallo vice comandante della stazione e un appuntato raggiungono i tre e li aiutano a mettersi in salvo, raggiungendo il cortile, con Giannino Vendramini che penzola dalle spalle dei soccorritori. L’anziano uomo e i due figli vengono trasportati in ospedale dal 118: ma mentre padre e figlia vengono visitati al pronto soccorso e poi dimessi, l’incendiario viene ricoverato nella divisione di Psichiatria del Santo Spirito. Nel frattempo i Vigili del Fuoco, giunti sul posto con due squadre, con le scale raggiungono le finestre e con grandi peripezie riescono a domare le fiamme che hanno invaso l’appartamento. Due dei tre alloggi della palazzina vengono dichiarati inagibili: le fiamme hanno infatti intaccato alcune solette che potrebbero rischiare il crollo. Effettuati i dovuti accertamenti, per Giannino Vendramini scatta l’arresto presso il letto d’ospedale, piantonato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Non è escluso che per l’incendiario - personaggio già noto alle forze dell’ordine e che nel gennaio scorso aveva già pericolosamente aperto il gas di casa, pericolo poi scongiurato dall’arrivo delle figlie - venga disposta una perizia psichiatrica da parte dei giudici del Tribunale. Vendramini, rimasto intossicato dal fumo, non è in pericolo di vita.

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