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Borghi monferrini

Genius Loci: in 70 a San Salvatore nonostante la pioggia

Tra arte e musica

I partecipanti nella parrocchiale di San Martino

Sono stati una settantina i temerari che, senza farsi spaventare dalle intemperie, hanno partecipato all’ultima tappa della stagione autunno-invernale di “Genius Loci – Pomeriggi nei borghi monferrini” svoltasi a San Salvatore Monferrato domenica scorsa.

Ad accogliere i partecipanti, oltre al sindaco Corrado Tagliabue e all’assessore Gianfranca Panelli, anche il giovane parroco Gabriele Paganini, il quale, ha presentato, con orgoglio, il giovane organista Leonardo Mazzucco, appena 10 anni all’anagrafe e già tanto talento nelle mani e nell’anima. A lui, l’onore di far vibrare le note dell’organo Giuseppe Gandini.

All’interno della parrocchiale di San Martino, poi, Anna Maria Bruno ha illustrato l’opera “San Michele Arcangelo che combatte Satana” dell’alessandrino Giorgio Soleri, il cui restauro, occorso nel 2007, ha riportato in luce le forme anatomiche del diavolo, celate durante la Controriforma. Sempre durante i restauri, l’artista villanovese Giovanni Bonardi ha altresì scoperto l’affresco del Battesimo di Gesù che lo storico d’arte Giovanni Romano ha attribuito alla fase giovanile del Moncalvo. Sempre nella San Martino, apprezzabile l’adeguamento liturgico operato da Bonardi, con il suggestivo leggio bronzeo da cui esce la figura di San Martino che offre il suo mantello al povero, nonché la mensa d’altare e la seduta in marmo giallo da Siena. Altra apprezzabile opera del Moncalvo, “San Michele che abbatte il demonio” conservata nella vicina Sant’Antonio. Di grande suggestione, infine, l’esecuzione musicale dell’arpista Camillo Vespoli, con un bis richiesto a gran voce, mentre nella Biblioteca comunale, il cantore 89enne Mario Lombardo ha letteralmente rapito l’attenzione dei presenti con la drammatizzazione delle businà, ironiche poesie dialettali capaci di solleticare ilarità, sorrisi e sapori ancestrali.

La tappa dedicata al gusto, che chiude ogni appuntamento, ha visto protagonisti l’antipasto piemontese e le marmellate di Glicini dell’Azienda "La cascina del nonno" di Graziella Buzio e Riccardo Stanchi, e la Cicurundina, la crema di nocciole sansalvatoresi al Gianduja o fondente prodotta dall’Azienda “Ca' del fico" di Martina Buzio. Ora, qualche settimana di fermo e, poi, in primavera riprenderà ricco il programma dell’Ecomuseo con l’inaugurazione dei nuovi ambienti ecomuseali, scrigni di storia, cultura e bellezza le cui espressioni ed offerta troveranno vigore attraverso moderni linguaggi digitali, tecnologici e creativi”.


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Augusto Olearo

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