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Sabato 27 e domenica 28 gennaio

Il presidio per l’agricoltura: la voce forte della protesta

Sfilata e corteo in centro ad Alessandria

Sabato 27 gennaio centinaia di agricoltori sfileranno ad Alessandria «per chiedere più rispetto per il lavoro e condizioni migliori per il settore». Tante presenze alla manifestazione sono segnalate dal Monferrato.

Dalle ore 9 alle 20 ci sarà il presidio degli Agricoltori Autonomi in viale Milite Ignoto (zona luna park); alle ore 11 è prevista una conferenza stampa per spiegare le ragioni della protesta: «Il collettivo degli Agricoltori Autonomi, auto costituitosi nei mesi scorsi per questo scopo, ha indetto una protesta prolungata con modalità che prevedano la sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni, al fine di poter migliorare la condizione lavorativa ed economica di tutti gli agricoltori, vessati dal caro vita, ma non supportati adeguatamente: costi eccessivi, prezzi bassi e condizioni climatiche avverse hanno ridotto – se non azzerato – i guadagni di uno dei settori chiave del made in Italy. La situazione è ormai insostenibile».

«Poiché nessuna iniziativa è stata organizzata fino ad ora dal settore, abbiamo deciso di far sentire la nostra voce, stanchi di veder vanificati i sacrifici di una vita e di veder compromesso il futuro delle nostre famiglie. Per questo motivo 200 agricoltori delle province di Alessandria e Asti (il numero   è in continuo aumento), uniformemente rappresentati sui territori (Langhe, Alto e Basso Monferrato, Val Borbera, Tortonese, Alessandrino...), provenienti da tutti i settori produttivi (viticoltori, allevatori, corilicoltori, produttori di frumento, ortaggi...) e trasversali ad associazioni di categoria o convinzioni politiche hanno deciso di dire basta e scendere in piazza con un presidio ad Alessandria, una sfilata per le vie del centro storico e un corteo con oltre duecento di trattori che percorreranno le vie della città, chiedendo la solidarietà dei cittadini-consumatori».

Nell’area del presidio in viale Milite Ignoto «verranno inoltre organizzati momenti divulgativi e liberi, soprattutto per i bambini, per far conoscere meglio il mondo agricolo, le piante e i prodotti della terra (vedere programma), dimostrando quanto lavoro e passione ci siano alla base di ciò che mangiamo e che il settore agricolo sia fondamentale per la cultura e l’economia italiana».

Una protesta sulla scorta di quanto sta accadendo in altre parti d’Italia e d’Europa: «La nostra è una protesta apolitica, nel pieno rispetto della legalità, non contro qualcuno, ma per qualcuno, ovvero per il futuro delle nostre famiglie e delle nostre aziende siamo scesi in strada con i trattori per offrire un futuro ai nostri giovani e garantire cibo sano e italiano».

Cosa chiedono gli agricoltori? 

Stabilità dei prezzi di vendita e acquisto: no agli abusi di posizione dominante che non garantiscano la tutela di un prezzo dignitoso all’agricoltore, quindi un reddito giusto e paragonabile ad altri settori produttivi. Aiuti fiscali per contrastare l’inflazione e il caro vita.

Revisione della Pac: no alle politiche eccessivamente restrittive (revisione del “Green deal” europeo) a discapito della produzione agricola e della produzione di cibo per i consumatori. Siamo il primo e a volte l’unico baluardo per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

Tracciabilità delle produzioni per la sicurezza dei consumatori: più controlli sull’importazione di prodotti agricoli da Paesi in cui non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari.

Semplificazione: il 40% del lavoro degli agricoltori è volto agli adempimenti burocratici, a scapito della vera produzione per le proprie attività.

Abolizione immediata dei vincoli e degli incentivi per non coltivare. Eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni; revisione dei vincoli di rotazione (più flessibilità e adeguamento alle condizioni climatiche); eliminazione di ogni forma di contributo per disincentivare la coltivazione

Contenimento fauna selvatica: lo Stato deve rispondere puntualmente e in tempi rapidi ai danni diretti e indiretti della fauna selvatica. Soprattutto deve evitare catastrofi come la peste suina i cui danni ricadono soprattutto sugli allevatori e sul mondo rurale.

Il presidio proseguirà anche domenica 28 gennaio in viale Milite Ignoto. Nel pomeriggio è prevista la “Giornata didattica dell’agricoltura”: «Famiglie e bambini sono invitati a conoscere il mondo dell’agricoltura, spiegata direttamente dai produttori. Potranno osservare da vicino mezzi e attrezzi agricoli, prodotti, sia per conoscere sia per toccare con mano le materie prime da cui derivano i cibi che mangiamo».


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Beppe Sartirana

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