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  • 10 gennaio 2019
  • Casale Monferrato

Giovedì 10 e venerdì 11 al Teatro Municipale di Casale Monferrato

Tutto esaurito per "After Miss Julie"

In scena Gabriella Pession, Lino Guanciale e Roberta Lidia De Stefano; regia di Giampiero Solari

Fin dall’apertura della stagione, a giudicare dalle prevendite al botteghino del Municipale, «After Miss Julie» era tra gli spettacoli più attesi. E le prime impressioni si sono rivelate fondate, visto che lo spettacolo - che giovedì e venerdì vede in scena Gabriella Pession, Lino Guanciale e Roberta Lidia De Stefano, con la regia di Giampiero Solari - già da ieri è “sold out” per entrambe le serate.

 

L’originale di Strindberg e...

Lo spettacolo - Produzione Teatro Franco Parenti - è il primo allestimento italiano del testo After Miss Julie di Patrick Marber, riscrittura del classico La signorina Giulia di August Strindberg.

Il testo di Patrick Marber - già candidato all’Oscar 2005 per «Closer» - per la versione italiana è stato affidato per la traduzione a Maria Casazza.

Fedele ai temi e alla trama originale, Marber ambienta la storia in Inghilterra nel 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale, nella notte dei festeggiamenti per la vittoria laburista alle elezioni. 

 

Milano, 29 aprile del 1945

Nello spettacolo in scena al Municipale invece la notte in cui si svolgono i fatti è quella del 29 aprile del ’45, a Milano, e i festeggiamenti sono quelli per la Liberazione dall’occupazione nazifascista: momento storico che apre un periodo carico di conflitti e di trasformazioni che segneranno i costumi e la società italiana. 

Le tensioni tra le classi sociali e il desiderio di autodeterminazione delle donne sono i due motori della storia.

La vicenda si svolge nella cucina di un’antica villa alle porte della città meneghina in uno spazio seminterrato dove, la Signorina Giulia, donna dell’alta società italiana, decide di abbandonarsi alla trasgressione.

Spinta da uno spirito irrazionale di ribellione, non affine ad una donna del tempo, nel corso della notte e in assenza del padre, mette in atto continue provocazioni per destabilizzare le persone che la circondano e i loro schemi sociali. Ed esercitando il suo ruolo di “padrona di casa” seduce Gianni, il giovane autista e capo della servitù, che finisce per ritrovarsi attanagliato da un groviglio di relazioni personali che mettono in discussione il legame con la cuoca Cristina, già sua promessa sposa. 

I conflitti, che si generano e alimentano in modo conturbante tutta la vicenda, culminano con un finale crudo e violento.

 

Scene, luci, costumi...

Le scene dello spettacolo sono di Giorgio Morandi, Elisa Rolando e Marta Solari (studenti del Triennio in Scenografia di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti) con il coordinamento di Angelo Linzalata, sono state costruite nel laboratorio del Teatro Franco Parenti e FM Scenografia.

I costumi di Nicoletta Ceccolini sono stati realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni.

Luci di Camilla Piccioni; musiche arrangiate ed eseguite da Woody Gipsy Band e Giuseppe Bonifacio; regista collaboratore Vittorio Borsari; direttore di scena Daniele Mengarelli. 


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