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"Si apre il Sipario"
Giovedì al Municipale la "Donna Sapiens" di Giobbe Covatta
Interviste impossibili a personaggi importanti

“Scoop (Donna Sapiens)”, è il nuovo spettacolo di Giobbe Covatta che vuole dimostrare al pubblico, col suo linguaggio irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo. Per convalidare tale tesi il comico spazia dalla storia, alla sociologia, alla medicina e, da ogni punto di vista, il maschio della razza umana esce perdente e ridicolo rispetto alla donna. Giovedì 19 gennaio alle ore 21 il celebre comico sale sul palco del Teatro Municipale di Casale Monferrato con il monologo tratto dall’omonimo romanzo scritto a quattro mani con la moglie Paola Catella (biglietti in vendita online su VivaTicket).
Non mancano interviste impossibili con personaggi importanti che supportano tale tesi: da Dio stesso, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che mette in guardia sui rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per le sue pessime condizioni di vita, schiavo dei ridicoli appetiti sessuali del suo padrone. Giobbe Covatta dimostra nel suo modo comico e surreale il proprio amore e rispetto per le donne, a cui dedica in finale un poetico omaggio. Proprio l’attore ci ha raccontato il suo spettacolo.
Iniziamo dall’alba dei tempi: 3 milioni e 200 mila anni fa l’australopiteco Lucy raccoglieva le bacche e il marito era seduto sul divano a leggere la “Gazzella dello Sport”. Insomma non è cambiato nulla rispetto al mondo di oggi.
Ah ma sapete già tutto (scherza). Diciamo che qualcosa nel frattempo è cambiato, ma non completamente… Lo spettacolo sarà un percorso teatrale lungo il quale leggiamo in maniera verosimile la nostra società. So per certo che la donna e la logica femminile sono molto meglio dell’impianto maschile.
Come mai il mondo gira intorno ai maschi?
Semplice, per le “ca**ate” che dicono. Le leggi, le religioni e le fiabe girano sempre intorno al genere maschile. Anche Biancaneve e Cappuccetto Rosso nascondono la verità assoluta. Le femmine fanno sempre una figuraccia. Una volontà politica che si perde nella notte dei tempi in cui i maschi hanno compiuto una crudeltà assoluta.
Ci racconta lo spettacolo?
Sono tante interviste impossibili dove si incontrano scienza, religione, antropologia e filosofia. I personaggi sono tutti maschili, immaginando come se mi dovessero parlare le femmine. Un percorso obbligato con tanti argomenti dello scibile umano, che ruota sempre intorno al maschio, che a volte ha qualche problema verso le femmine.
Tra i personaggi troviamo un… membro maschile, Nello.
Ci sarà però il suo avvocato, perché Nello non sa difendersi. L’avvocato Aci Trezza (a due passi da… Taormina) difende l’onore del membro maschile. Non bisogna cambiare il c***o ma la testa degli uomini.
Riprendendo il sottotitolo del libro da cui è tratto lo spettacolo, il maschio è una specie animale o una specie di animale?
Direi una specie di animale… l’uomo ha più sfumature bestiali rispetto alla femmina. Essere una bestia fa parte della catena alimentare ed è lo step precedente che anticipa la cultura.
Siamo ormai da un anno con una guerra alle porte dell’Europa e la donna subisce sempre i disastri che compiono gli uomini…
Le donne ucraine verranno dimenticate, come le donne afgane. L’attenzione si sposta sulla crisi iraniana… ma l’indignarsi per qualcosa che accade è il vero problema, perché non si va oltre, non si va a fondo del problema… Sono il primo sostenitore di una rivoluzione culturale compiuta dalle donne… è forse più facile fare come gli uomini e usare i metodi duri e violenti… Le femmine non usano la forza, veicolano messaggi in modo pacifico… lentamente granello per granello come in una clessidra.
Ma la risata?
Lo spettacolo ha un’aura seriosa… ma facciamo sempre ridere. Divertiti come il prossimo con te stesso.
Profili monferrini
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