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Pandemia
«Nella lotta al Covid Trino ha fatto la sua parte alla grande»
Il sindaco Pane ha tracciato il bilancio della campagna vaccinale

Trino ha ultimato la campagna vaccinale, nell’hub allestito nell’ex mercato coperto di piazza Comazzi. Dopo aver completato le terze dosi, compresi i bambini, lo scorso 19 marzo si sono tenute le quarte dosi per una categoria specifica di soggetti che ha interessato circa 150 persone provenienti dal bacino d’utenza del territorio coperto dall’ASL-AL.
«È stato questo l’ultimo sforzo di un anno certamente molto intenso e di grande partecipazione - spiega il sindaco Daniele Pane - da parte della nostra cittadinanza, sia in termini di volontariato, dai medici di famiglia al personale sanitario ai membri delle varie associazioni, da chi era presente all’ex mercato coperto e chi si è preoccupato dei trasporti per gli anziani a Casale Monferrato piuttosto che a Morano sul Po, facendo in modo che la campagna vaccinale proseguisse in maniera spedita. La campagna di vaccinazione ha permesso di mettere in sicurezza la cittadinanza, in particolare le persone più fragili».
Per quel che riguarda i numeri della campagna vaccinale trinese, all’hub di piazza Comazzi, alla casa di riposo e al distretto dell’Asl di via Ortigara, nel complesso sono state somministrate 15.712 dosi a 7.964 persone, di cui 1.671 dosi di Moderna, 11.965 dosi di Pfizer, 14 di Johnson&Johnson, 2.062 di AstraZeneca. Al centro vaccinale di Morano sul Po (dove ci si è trasferiti per 4 settimane tra dicembre e inizio gennaio) sono state somministrate 2.098 dosi a 2.098 persone, di cui 1.433 dosi di Moderna e 665 di Pfizer. Sono state somministrate 7.964 prime dosi, 5.916 seconde dosi, 3.930 terze dosi.
La differenza tra prime, seconde e terze dosi è determinata dal fatto che si sono poi dati disponibili molti medici di famiglia e molte farmacie ad effettuare le successive vaccinazioni.
I Supereroi per i bambini
Particolare attenzione è stata riservata ai bambini: «Abbiamo deciso di presentare i personaggi del nostro carnevale e le maschere di personaggi dei fumetti e dei cartoni animati per cercare di rendere meno pesante il clima e di fare coraggio ai bambini che andavano a vaccinarsi e che avevano paura dell’ago, ovviamente non del vaccino. Devo dire che l’iniziativa ha ottenuto il suo scopo, quando i bambini erano accompagnati dai loro eroi erano più sereni» aggiunge il sindaco.
«Con piacere ho impersonato Batman, purtroppo solo per un sabato per via dei miei impegni istituzionali. Mi piace stare vicino a loro e cercare di rasserenarli e perciò ringrazio di cuore gli amici del Nuovo Carnevale Trinese e i tanti adulti che in questi sabati si sono mascherati per creare un clima più leggero per i bambini che andavano a vaccinarsi. Qualche sciocco ha pensato che con questa iniziativa volessimo convincere i bambini e le loro famiglie a farli vaccinare. Questi sciocchi hanno pensato davvero male, lo scopo era solo quello di rasserenare chi era prenotato e l’iniziativa è stata davvero molto apprezzata».
Il cuore enorme dei trinesi
Il bilancio della campagna vaccinale: «È stata faticosa, ma la gente a Trino ha un cuore enorme e alle associazioni di volontariato che da due anni stanno svolgendo un lavoro incredibile, si sono aggiunti singoli privati che ci hanno aiutati a rifiatare e sono arrivati nel momento in cui tutti eravamo più stanchi. Grazie a tutti coloro che in questi due anni si sono dati tanto da fare. Più di quanto è stato fatto, ritengo non fosse possibile fare.
Dal sostegno all’Asl all’inizio in sede distrettuale, all’allestimento del centro vaccini al mercato coperto. A Trino siamo stati la matrice per l’organizzazione degli altri centri vaccinali allestiti in seguito in varie zone del vercellese e dell’alessandrino. Posso dire con orgoglio che Trino nell’emergenza Covid-19 ha fatto scuola a livello di organizzazione, sin dalla gestione delle mascherine, grazie ad associazioni e persone che ci hanno aiutati in tutto, e grazie a chi ci ha aiutati nella comunicazione a stare più vicini ai trinesi con aggiornamenti continui ogni settimana».
Adesso si sta pian piano tornando alla normalità, anche se serve prestare attenzione, rispettando le norme base anti contagio.
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