La ripresa è alle porte tra incertezze e il progetto "Scuola Sicura" che delude

La data per il ritorno in classe è lunedì 18 gennaio

di Chiara Cane

Manca poco per la ripresa delle lezioni in presenza delle scuole superiori ma non mancano disagi e problemi. Il tanto decantato progetto pilota sperimentale della Regione Piemonte, denominato “Scuola Sicura” (screening preventivo su base volontaria per insegnanti e personale scolastico a partire dal 4 gennaio e test di monitoraggio modulare per gli studenti delle classi 2° e 3° media a partire dall’11 gennaio), a Casale non è partito secondo le previsioni.

Di fatto, i medici di Medicina Generale sono abilitati a prenotare lo screening degli insegnanti e del personale Ata ma, nell’agenda (piattaforma del CSI Consorzio per il Sistema Informativo del Piemonte), ancora non figura l’hotspot di Casale (Cinelandia) e, per conseguenza, gli stessi vengono dirottati su Valenza e/o su Alessandria. «Confidando che il problema informatico venga risolto nel breve e che, contestualmente, vengano riconvertiti gli spazi periferici, dalla prossima settimana si dovrebbe poter prenotare i tamponi rapidi anche presso l’hotspot di Casale Cinelandia che, al momento, è strutturato solo per i tamponi molecolari», spiega Roberto Stura, Direttore della SC Distretto Alessandria-Valenza e della S.C. Distretto di Casale. Nel frattempo, alcuni Medici di Medicina Generale sono stati temporaneamente autorizzati a somministrare i test rapidi presso i loro ambulatori.

Per gli studenti, invece, la situazione è tutt’altra. Pur risolvendo i problemi informatici e di riconversione degli spazi in questione, per monitorare gli studenti inseriti nel progetto pilota (stimati, su Casale, circa 1200/1500 potenziali) occorrerebbe altro personale sanitario, al momento, mancante. Inoltre, secondo quanto riportato da alcuni dirigenti scolastici, molte famiglie sarebbero in difficoltà nell’accompagnare i figli ad eseguire i test periodici (meglio sarebbe stato effettuarli direttamente a scuola).