Caso Ginepro: «Una “pubblicità” della quale avremmo fatto volentieri a meno»

«Famiglie in difficoltà, persone oneste che hanno mantenuto fede ai loro impegni»

di r.m.

«Queste giornate convulse stanno portando a galla molte testimonianze di persone coinvolte nello scandalo che sta accendendo i riflettori della stampa nazionale sulla nostra città».

Interviene così il sindaco Federico Riboldi sul caso Ginepro: «Una “pubblicità”, questa, della quale avremmo fatto volentieri a meno e per la quale sappiamo dove rivolgere il nostro sguardo per osservare chi ne ha la responsabilità».

Famiglie in difficoltà, persone oneste «che hanno mantenuto fede ai loro impegni, magari con fatica e sacrifici, ora si vedono piombare in un vortice di complicazioni e problemi causati da altri».

«Ecco come stanno veramente le cose: qui non si parla di vaneggiamenti, di complotti frutto della fantasia o della malafede di qualcuno che vuole distogliere maldestramente l’attenzione dei media e della comunità dalle proprie responsabilità, ma di fatti e di dati reali: 85 condomini e circa 4000 persone truffate. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’avvocato che rappresenta lo Studio Ginepro rispetto al fatto che ci sia la volontà di risolvere la situazione e ci auguriamo che sia vero, ma c’è un solo modo per risolverla: pagare i debiti accumulati, sollevando le persone che agendo con fiducia e onestà sono state travolte da questo scandalo e restituendo loro la serenità che hanno perso, insieme alle somme che si trovano a dover ripagare».

«Stiamo ascoltando i cittadini coinvolti che si sono organizzati in comitato e anche le imprese, oltre a quelle municipalizzate, che vantano crediti spesso importanti: somme che spesso fanno la differenza tra la sopravvivenza dell’attività o il pericolo della chiusura, rischiando un ulteriore danno per gli imprenditori e i dipendenti. Servono fatti, serve concretezza e, da parte del Comune che rappresento come sindaco, c’è il massimo impegno per mettere a disposizione tutte le competenze in nostro possesso per supportare l’attività di ricostruzione dei fatti, delle responsabilità e per sostenere azioni per far valere i diritti di chi è stato danneggiato da tutta questa situazione».