Arsenico nell'acquedotto: una scusa per farsi aprire per poi "ripulire" le vittime
«C’è del mercurio nell’acquedotto. Non usi l’acqua, apra i rubinetti e la lasci scorrere. Poi metta i soldi, l’oro e i preziosi che tiene in casa in un sacchetto perchè bisogna proteggerli in quanto i vapori che si sviluppano li corrodono». Questo lo stratagemma usato da tre malviventi che il 12 settembre scorso si erano introdotti nell’abitazione di una pensionata casalese di 72 anni che abita nella zona del Priocco, derubandola di tutti i suoi averi. Addirittura la donna si è tolta gli oggetti d’oro che indossava e li ha riposti nel sacchetto che uno dei malviventi le ha strappato spintonandola e dandosi poi alla fuga con i complici. Ingente il bottino, dell’ordine di diverse decine di migliaia di euro.
La donna ha segnalato il furto ai Carabinieri di Casale che sono riusciti ad individuare i presunti autori. Si tratta di tre nomadi italiani, residenti nel Canavese, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, di cui sono state rese note solo le iniziali: C.D., 36 anni; G.R., 31 anni; R.R., 32 anni. Sono stati denunciati a piede libero con le accuse di furto aggravato e percosse.
Quattro o cinque i colpi, denunciati ai Carabinieri, messi a segno con questa strategia da giugno a settembre ai danni di persone anziane residenti in città e nelle frazioni: l’ultimo tre giorni fa a San Germano ai danni di una pensionata di 85 anni, pure lei “ripulita” di tutti gli averi che aveva in casa, compresi quelli che aveva addosso. La tecnica è sempre la stessa. Alla porta si presentano alcuni sconosciuti - segnalati tre uomini - che si spacciano per tecnici di una società di fornitura del gas o dell’acqua, deputati ad effettuare un controllo per una presunta perdita. In genere indossano un giubbottino smanicato arancione con berrettino in testa, oppure una tuta da meccanico.
Con tale espediente riescono ad entrare nelle case; poi con fare cortese invitano la potenziale vittima - sono sempre persone anziane - a riporre gli oggetti di valore dentro un sacchetto per evitare che vengano danneggiati. Nel caso della donna derubata al Priocco, il trucco è stato più convincente perchè poco distante c’era un cantiere aperto e i malviventi hanno fatto credere alla poveretta che durante i lavori inavvertitamente era caduta una boccetta di arsenico nell’acquedotto e quindi c’era una situazione di grave pericolo per le persone. Talvolta, per rendere più credibile la messinscena, si presentano vestiti da lavoro e con le mani sporche.
Un altro trucco escogitato da quattro rumeni - due giovani donne e due uomini senza fissa dimora denunciati recentemente dai Carabinieri di Casale - per derubare anziani, è quello di avvicinarli per chiedere informazioni su una località da raggiungere: spesso, piagnucolando, chiedono l’ubicazione dell’ospedale dove - dicono - è morto un loro famigliare. Ottenuta l’informazione, una delle ragazze abbraccia la vittima fingendo di ringraziarla: in realtà con grande abilità riesce a sfilare il portafoglio o l’oro che porta al collo.
Recentemente hanno derubato un pensionato casalese di 71 anni ma sono stati intercettati e denunciati. Giravano su una Bmw nera con targa tedesca. Le forze dell’ordine invitano a prestare la massima attenzione, a non fare entrare nessuno in casa e a telefonare subito, fornendo indicazioni il più precise possibili sui malviventi, annotando anche i numeri di targa dei veicoli sui quali si muovono.