Siltal, i soldi non ci sono - Caraffini a Roma fischiato dai lavoratori - Nuovo rinvio al 15 ottobre
I fondi di investimento inglesi si sono dileguati, così come il nuovo socio del quale si era parlato prima dell’estate. L’azionista di maggioranza di Siltal Gabrio Caraffini si è presentato con due ore di ritardo a Roma per l’incontro al Ministero, dove è stato accolto dai fischi dei lavoratori. Ha portato soltanto una nuova promessa, questa volta per il 15 ottobre, data entro la quale dovrebbe essere perfezionata - spiegano i sindacati - «la cessione del 49% di un’azienda di trasformatori di Perugia. Con quella liquidità sarebbe in grado di fare la ricapitalizzazione e pagare tutto e tutti entro il 15 ottobre. Ma per parte nostra non crediamo più alle promesse di Caraffini e di chi rappresenta la Siltal».
A Roma c’erano anche il vicesindaco di Casale Crisafulli e l’assessore Lavagno che hanno a loro volta espresso perplessità sulla capacità della proprietà di dare corso al piano industriale, «visto che non ci sono neppure i soldi per gli stipendi».