Omologato il concordato preventivo Gaiero: la Corte d'Appello aveva revocato il fallimento
Il Tribunale di Casale Monferrato ha omologato il concordato preventivo Gaiero dopo l’udienza tenutasi il 16 dicembre scorso. Il decreto, del 3 febbraio, è stato depositato all'inizio di questa settimana.
Si ritorna pertanto alla procedura che era stata a suo tempo proposta ai creditori dalla nota società casalese che prevedeva il pagamento integrale dei crediti privilegiati e la soddisfazione in misura percentuale dei chirografari, derivante dal realizzo dei cespiti costituenti il patrimonio sociale. Tale proposta era stata votata favorevolmente dalla maggioranza dei creditori ma il Tribunale il 29 aprile 2009 aveva revocato l’ammissione della società al concordato e ne dichiarava il fallimento. La Corte d’Appello di Torino accogliendo il ricorso della Gaiero revocò, a sua volta, la sentenza dichiarativa di fallimento pronunciata dal Tribunale di Casale riaprendo la strada al progetto concordatario.
Ci conferma l’avvocato, Bertola dello Studio Cappa, legale della società Gaiero: “Secondo l’attuale disciplina del concordato preventivo assume particolare rilievo, ai fini della decisione, la posizione assunta proprio dai creditori i quali, in occasione dell’adunanza a loro riservata in data 5 dicembre 2008, avevano già espresso a maggioranza il loro gradimento”.
Con l’omologazione del concordato è stato nominato liquidatore giudiziale il dr. Luigi Tarricone di Vercelli che avrà il compito di eseguire tutti gli adempimenti scaturenti dall’omologa. Il comitato dei creditori è composto da Banca Popolare di Novara, Gruppo Marcegaglia e Comune di Casale Monferrato.
«La decisione assunta dal Tribunale di Casale è molto importante e non può che essere accolta con favore in quanto offrirà possibilità decisamente superiori per un miglior realizzo dei cespiti», commenta Paolo Gaiero. «Infatti l’imprenditore in regime di concordato può collaborare, sotto vigilanza degli organi della procedura, su eventuali proposte e manifestazioni di interesse già avanzate, anziché passare attraverso gli incanti pubblici, notoriamente distruttivi di valore e di lunghissima durata. E’ comunque importante sottolineare come il buon lavoro svolto in questi mesi di liquidazione, prosegue Gaiero, ha consentito alla società di pagare pressoché tutti i dipendenti e di avviare concrete trattative per la vendita degli immobili di Torino e di Casale che verranno nei prossimi giorni illustrate al nuovo liquidatore».